Riceviamo e pubblichiamo
- Leggendo l'articolo sul ministro Fioroni e la maturità la nostra attenzione è andata su alcune frasi in cui il liceo Ragonesi viene definito come una scuola semplificata per chi proprio non riesce, una scuola per signorini benestanti, nulla a che vedere con il liceo vero.
Vorremmo sapere se chi parla lo fa con cognizione di causa o così per sentito dire.
Avendo conseguito il diploma presso il liceo Ragonesi nel 2005 e avendo frequentato detta scuola per cinque anni ci sentiamo legittimati a parlarne. Ebbene l'impressione che fosse una scuola semplificata non l'abbiamo mai avuta.
Quello che la contraddistingue è l'attenzione, sia da parte dei docenti laici che da parte dei fratelli Maristi che gestiscono la scuola, alla crescita dello studente non soltanto sotto il profilo culturale ma anche dal punto di vista umano e morale.
Ci siamo sentiti offesi dal'articolo che abbiamo trovato del tutto fuori luogo e senza logica, è stato un attacco gratuito senza alcun tipo di giustificazione.
Cordiali saluti
Alcuni studenti del liceo cardinal Ragonesi
Una sola e breve precisazione.
Nell'articolo non c'è nessuna definizione del liceo Ragonesi, viene semplicemente ricordata quella che era l'opinione diffusa tra gli studenti del liceo scientifico Ruffini alla fine degli anni settanta.
Insomma tra fatti e opinioni c'è una differenza. Tra descrizione di fatti e descrizione di opinione c'è differenza. Non serve aver fatto studi di linguistica avanzata, di semiotica o logica, per capirlo.
Le opinioni descritte poi risalgono agli anni settanta e voi non eravate neppure nati, non si comprende quindi che cosa abbiate a che fare con l'intera vicenda.
Come dire: una situazione kafkiana. Do you remember Kafka?
La redazione di Tusciaweb