Riceviamo e pubblichiamo
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Giovanni Berto
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- Lo scorso 15 giugno, il sindaco Battisti ha convocato il Consiglio Comunale per il 21 giugno, con all’ordine del giorno ben undici punti, alcuni dei quali di rilevante importanza.
Fin qui nulla di strano. La cosa paradossale è stata che il gruppo consigliare di minoranza ha potuto prendere visione della documentazione del Consiglio soltanto il giorno precedente alla seduta.
E’ pur vero che lo statuto - da cambiare sicuramente - prevede che per le sedute straordinarie la documentazione della seduta debba essere messa a disposizione dei consiglieri 24 ore prima, ma consuetudine vuole, che ai consiglieri sia data la possibilità di analizzare con congruo anticipo la documentazione allegata alle proposte di deliberazione per consentire la possibilità di intervenire al dibattito durante la seduta di consiglio.
A Corchiano purtroppo tutto questo non è possibile.
Al sindaco piace molto fare bei proclami sulla stampa, nelle assemblee nei comitati e nelle varie riunioni pubbliche, parla di trasparenza e partecipazione, costantemente e fortemente convinto di non sbagliare.
Ma dopo una serie di situazioni, alcune domande sorgono spontanee e non solo al sottoscritto. Anche per questo motivo voglio farmi portavoce dell’intera opposizione e di buona parte dei corchianesi per comunicare al nostro primo cittadino le nostre opinioni.
Senza andare troppo indietro, soffermiamoci sugli ultimi mesi. Lo spostamento dell’antenna per telefonia da un sito pubblico al sito privato, l’acquisto del chiosco ai giardini pubblici, spazio tra l’altro realizzato e mal gestito da una ditta privata che avrebbe dovuto, per convenzione, curare anche la manutenzione dello stesso parco e che invece lo ha lasciato al più completo abbandono, causando un notevole danno economico alla comunità.
E non è tutto. La questione si conclude con l’acquisto del solo fabbricato del chiosco, di limitate dimensioni, alla modica cifra (chiaramente, si fa per dire) di euro 37.000.
Ma ci rendiamo conto che i soldi sono quelli dei corchianesi? Comunque, antenna e chiosco a parte, e tanto per ritornare sulla questione “consiglio comunale”, l’intero gruppo di minoranza, durante l’ultima seduta, subito dopo l’appello, ha esposto le proprie ragioni in merito alla mancata possibilità, in tempi ragionevoli, di poter analizzare la documentazione allegata agli atti.
Successivamente, la stessa minoranza ha ritenuto opportuno abbandonare l’aula del consiglio, intenzionata a farci ritorno solo nel momento in cui gli stessi consiglieri saranno messi nelle condizioni di poter espletare il proprio mandato, compresa la relativa attività di controllo e di critica costruttiva, tra l’altro supportata da un forte consenso della popolazione.
Il capogruppo di minoranza
Giovanni Berto