- Il giorno 26 giugno 2007 presso la CISL di Viterbo si sono riuniti gli Esecutivi unitari di CGIL CISL e UIL per analizzare la trattativa in corso tra Governo e parti sociali in merito a pensioni, ammortizzatori sociali e mercato del lavoro.
Gli esecutivi, sentite le relazioni dei segretari generali G.B Martinelli della CGIL, Rosita Pelecca della CISL e Marco Massera della UIL ne condividono appieno i contenuti .
Gli escutivi valutano positivamente il nuovo impulso che la trattativa sta avendo in queste ultime ore soprattutto sul nodo della rivalutazione e dell’aumento delle pensioni .
La modifica del sistema di innalzamento dell’età pensionabile, è un primo passo per evitare gli effetti penalizzanti dello scalone introdotto dalla riforma Maroni.
Gli escutivi auspicano che la trattativa in corso possa portare ad una seria riforma degli ammortizzatori sociali che debbono costruire le tutele necessarie ed avanzate rispetto ad un mercato del lavoro ancora debole e precario.
L’avanzamento della trattativa ha superato l’iniziale irrigidimento che l’esecutivo aveva posto soprattutto in merito alla destinazione del cosiddetto “tesoretto” e all’abolizione dello scalone Maroni.
L’unità del fronte sindacale, nonostante le sue differenziazioni, ha comunque determinato un sostanziale avanzamento su tutti i temi al tavolo della trattativa.
L’impegno del fronte sindacale rispetto ai temi trattati non può essere frenato da discrasie e contrasti all’interno della maggioranza.
Si auspica, nei tempi prefissati alla formulazione del DPF una completa contrattazione e una partecipata e condivisa formulazione delle soluzioni indicate al tavolo tra tutte le forze sociali ed il mondo del lavoro che rappresentiamo.
L’atteggiamento che parte di Confindustria, attraverso il suo Presidente, ha posto sul tavolo, con la sostanziale delegittimazione del fronte sindacale ed un dichiarato disprezzo del mondo del lavoro, rappresentano un pericoloso attacco al sistema della rappresentanza sindacale, al sistema della concertazione, nonché una pericolosa deriva populista che lede il valore delle istituzioni nel suo complesso.
Approvato all’unanimità
Cgil Cisl Uil