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Il comandante Albino Corona
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Il capitano Ciervo
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- Spacciavano eroina e cocaina a minorenni, arrestati otto ragazzi.
Ad altri cinque è stato imposto l’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria.
E’ il risultato dell’operazione “Teen Agers Drug” scattata alle quattro di questa mattina.
A finire nel mirino dei carabinieri di Viterbo e delle stazioni di Soriano e Vitorchiano, giovani di Soriano, Bassano in Teverina, Viterbo, Tuscania, Vitorchiano e Roma, che spacciavano droga per lo più a minorenni della zona.
Cinque sono state le custodie cautelari in carcere, nei confronti di A.M., detto “Mancio”, 31 enne di Soriano nel Cimino, M.M. detto “Cavalletta”, 37 enne di Bassano in Teverina, A.O., detto “Didi”, 33 enne di Soriano nel Cimino, V.P., detto “Scopone”, 23 enne di Soriano nel Cimino, D.T., detto “Dottarelli”, 21 enne di Soriano nel Cimino. I cinque sono a Mammagialla.
Tre le persone agli arresti domiciliari, S.C., 25 enne di Roma, C.F., 44 enne da Roma, G.V., 35 enne da Tuscania.
Ad altre cinque persone è stato imposto l’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria: S.C., donna 38 enne di Roma, A.F., 39 enne di Vitorchiano, S.F., 45 enne di Viterbo, P.G., 39 enne di Castiglione in Teverina, C.M., detto “Boccione”, 28 enne di Vitorchiano.
Le indagini sono state avviate lo scorso novembre, dopo la denuncia da parte dei genitori di una minorenne di Vitorchiano che si era si era sentita male per avere ingerito una pasticca che le era stata data da uno degli indagati.
I carabinieri sono subito entrati in azione attraverso intercettazioni telefoniche e pedinamenti, dai quali è emerso come le persone finite agli arresti, praticamente tutti i giorni andavano a Roma in zona Tor Bella Monaca e Tor Pignattara, a rifornirsi di piccoli quantitativi d’eroina e cocaina.
“Modiche quantità ha spiegato il capitano dei Carabinieri di Viterbo Marco Ciervo durante la conferenza stampa al comando provinciale dell’Arma perché in questo modo cercavano d’evitare guai con la giustizia e perché potevano occultarla con più facilità”.
Dopodiché, era spacciata nella Tuscia. “Abbiamo identificato continua Ciervo una cinquantina d’assuntori, l’80 per cento dei quali minorenni. Il più piccolo ha sedici anni. Si tratta di ragazzi comuni, studenti le cui famiglie, una volta appresa la notizia sono cadute dalle nuvole”.
E’ stata la collaborazione da parte dei cittadini a dare una mano ai militari.
“Ancora una volta spiega il comandante provinciale dei Carabinieri Albino Corona è stato determinante il contatto con la gente ed il rapporto di fiducia con l’arma nelle stazioni, visto che le indagini hanno avuto un input significativo con denuncia presentata da genitori preoccupati per il futuro della propria figlia”.
Tra le persone coinvolte, V.P. e D.T. entrambe di Soriano, oltre ad essere accusati di più cessioni di stupefacente, sono anche indagati, rispettivamente, per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. I due durante le indagini, al ritorno dalla capitale, sono stati fermati a un posto di controllo per accertare il possesso della droga.
Ma dopo essersi fermati, sono ripartiti in maniera repentina, cercando di investire i militari, procurando a un brigadiere, lesioni guaribili in dieci giorni. Nel blitz scattato alle quattro di questa mattina, che ha visto impegnati 110 militari e 35 mezzi, sono state perquisite venti abitazioni, rinvenendo modesti quantitativi di stupefacente del tipo eroina e cocaina.
L’intera operazione aveva come obiettivo, non tanto il sequestro di grosse quantità, piuttosto, quello di colpire chi ruota intorno al traffico di sostanze, traendone guadagno.
Pesci piccoli? “Forse spiega Ciervo - ma sono quelli che a livello locale contribuiscono alla diffusione del fenomeno”. I risultati ottenuti parlano chiaro.
Nella Tuscia è ancora allarme droga. “Mentre aumenta l’uso di cocaina conclude il comandante Ciervo non cala quello d’eroina e l’aspetto più rilevante è il consumo soprattutto tra minorenni”.
Le tredici misure cautelari sono state emesse dal Gip del tribunale di Viterbo Gaetano Mautone, mentre le indagini dei carabinieri sono state coordinate dal sostituto procuratore Paola Conti.