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Pambieri con Lia Tanzi
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Ritorna "Spazi e memoria" festival di teatro, danza e cinema del periodo tra le due guerre, per il settimo anno a Viterbo con un ricco cartellone di eventi che allieteranno questa calda estate.
Il festival va a rivisitare ed approfondire quel segmento di cultura italiana che si sviluppa tra le due grandi guerre, ricco di fermenti, di novità e di sperimentazioni culturali di elevato spessore; risultando importante proprio per la forza di attrazione che autori, scrittori e drammaturghi ebbero sulle arti in generale.
Il direttore artistico dell' evento Giuseppe Pambieri, ha presentato la nuova edizione nella sala consiliare del comune alla presenza del sindaco:
"Torno sempre con piacere a Viterbo, il pubblico di questa città è molto caloroso e simpatico. L 'inverno passato prosegue l’attore- al teatro dell' Unione sono stato accolto con la gioia che ogni anno mi riservano i viterbesi ".
E proprio Pambieri porterà in scena l’ "Anfitrione" di Plauto, quella che è stata definita la più bella commedia dell'umanità, che vedrà sul palco anche l'istrionico Marco Prosperini, ideatore del festival.
Le rappresentazioni si svolgeranno dal 4 al 18 luglio nella cornice dei giardini di Palazzo dei Priori, ad aprire le scene sarà "Barbablues" parodia dell'uomo moderno e della sua solitudine sulle note di Paolo Conte, a seguire il 7 luglio l’“Anfitrione”, il 9 Luglio “ la madre” di Witkiewicz un capolavoro della cultura polacca. Il 12 Luglio Davide Riondino interpreterà “Dedicato a Ragazzoni” il 15 luglio sarà la volta di “Histoire du soldat” di Stravinsky interpretato da Maria Rosaria Omaggio e Roberto Ciufoli che alternerà momenti di danza teatro e pittura. Vanessa Gravina chiuderà la sezione dedicata al teatro con “Vestire gli ignudi” di Pirandello in scena il18 luglio.
Il 19 luglio sarà dedicato al cinema di Alessandro Blasetti cineasta determinato ed autoritario, anticipatore di tematiche ed argomenti che saranno in seguito sviluppati dal neorealismo.
Rivisitare il periodo in questione, con maturità, analisi storica ed in piena libertà intellettuale , è un passo fondamentale per comprendere la nascita e lo sviluppo delle arti di tutto il ‘900 , non per pura e semplice esercitazione, ma per la coscienza che ci lega al “recente” passato .
Una cultura quella del ‘900 che dimostra di appartenerci e che trova in Viterbo , città d’arte, città storica, simbolo di cultura millenaria, il luogo più idoneo ed elegante dove svolgere il festival “Spazi e Memoria”.