Senza filtro - Grande apprezzamento per il discorso al Lingotto di Torino di Walter Veltroni che ha posto l’Ambiente tra i quattro capitoli principali per la rinascita dell’Italia, collocando il futuro ambientale del nostro Paese e dell'intero pianeta in cima alle priorità della politica e dell'azione pubblica.
I mutamenti climatici, gli obiettivi di Kyoto, lo sviluppo delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico, la riduzione dei gas serra e l’incremento di una mobilità ecosostenibile, rappresentano i fattori essenziali per una riconversione ambientale dell’Italia che può essere il traino per l’economia del Paese.
Da tempo Sinistra ecologista persegue un progetto di modernizzazione ecologica capace di cambiare la qualità dello sviluppo, di realizzare una riconversione ecologica dell’economia, correggendo i modelli di produzione e di consumo, via obbligata per una maggiore equità nel mondo attuale, più solidarietà e maggiori possibilità di vita per le future generazioni.
È in questo percorso, iniziato anni fa, che si colloca il recente appello degli ecologisti Ds, Margherita e di associazioni ambientaliste promosso dal Portavoce Nazionale di Sinistra ecologista Fabrizio Vigni, da Ermete Realacci, Edo Ronchi, Francesco Ferrante, Roberto della Seta, Massimo Scalia e Gianni Mattioli perché l’ambiente sia l’anima e frontiera del nuovo Partito Democratico.
È a seguito dell’appello nazionale, sottoscritto già da oltre tremila personalità del mondo ambientalista, ed in vista della partecipazione alla fase costituente del PD, che si sono costituiti gli Ecodem ( ecologisti democratici) il cui incontro nazionale si è tenuto a Roma lo scorso 22 giugno.
Anche nella Tuscia verrà costituito a metà luglio il Forum degli ecologisti democratici per dare voce alle energie di questo territorio, a tutti gli ambientalisti dei Ds, Margherita, ma, soprattutto, dell’associazionismo, della società civile e dell’Università, a tutti coloro che sentono l’importanza storica del passaggio che stiamo vivendo e che con entusiasmo vogliono iniziare questo nuovo percorso o, come dice Veltroni, “un viaggio in allegria” in cui il nuovo ambientalismo del sì caratterizzi le scelte politiche nazionali e locali.
Per tutti noi, l'ambiente è troppo importante per rimanere chiuso in forme di ambientalismo minoritario e di nicchia; è un ambientalismo, quello per cui ci battiamo, che ha bisogno di assumere ruolo di governo e rilievo programmatico in un grande partito che ha l'ambizione di ricostruire la missione del Paese.
Paolo Felice
Sinistra ecologista Circolo di Viterbo