- La Cna ha lanciato un sos contro il fenomeno, sempre più esteso, dell’abusivismo e delle finte imprese. E i Comuni della Tuscia non hanno fatto cadere l’appello nel vuoto. Il primo a rispondere è stato quello di Viterbo, che ha chiesto di incontrare l’associazione di categoria, per approfondire i problemi sollevati e studiare insieme gli interventi da porre in atto.
Il confronto si è svolto tra l’assessore allo Sviluppo Economico, Fosca Mauri Tasciotti, e il segretario della Cna, Adalberto Meschini. Quest’ultimo ha manifestato le forti preoccupazioni delle imprese in regola, che si trovano ad operare in un mercato dove dilagano il sommerso e il lavoro subordinato mascherato e non può dunque realizzarsi una corretta concorrenza.
“Prendiamo atto della pesante situazione denunciata dal mondo imprenditoriale ed esprimiamo l’impegno ad attivare tutti gli interventi necessari a combattere l’illegalità, pur con la consapevolezza della scarsità delle risorse che il Comune ha a disposizione e delle attuali carenze nell’organico -ha detto l’assessore Tasciotti-. La prima iniziativa riguarda senz’altro il coinvolgimento degli uffici competenti, affinché si dedichi la massima attenzione all’esame delle domande di iscrizione nell’Albo delle imprese artigiane sia prima dell’inoltro alla Commissione Provinciale presso la Camera di Commercio, sia nella fase successiva alla delibera da parte di questo organo. Sono d’accordo sulla richiesta di controlli rigorosissimi sul reale possesso dei requisiti per l’apertura di un’attività”.
“Confermiamo altresì la nostra piena disponibilità a cooperare con tutti i soggetti preposti alle verifiche”, ha aggiunto l’assessore.
Secondo Meschini, “sono indubbiamente delicate e complesse le azioni di contrasto ai fenomeni denunciati. Azioni che gli Enti competenti stanno effettuando, ma che, appunto, devono essere intensificate e coordinate con efficacia. Mi auguro che l’appello rivolto ai Comuni e gli incontri in calendario con gli amministratori contribuiscano ad elevare l’attenzione verso questi problemi e raggiungano l’obiettivo di un aumento dei controlli. Confido, inoltre, nella sensibilità del prefetto, al quale il presidente della Cpa ha scritto per richiedere un confronto sul tema”.
“La nostra è una iniziativa per la legalità, a tutela di chi lavora alla luce del sole e produce occupazione e ricchezza. Sono convinto che dalla nostra parte abbiamo -conclude il segretario della Cna- tanti alleati”.