Riceviamo e pubblichiamo
- Sono innumerevoli le segnalazioni che giungono ad Accademia Kronos e all’ADUC di Viterbo sull’uso “disinvolto” di prodotti chimici altamente tossici irrorati nelle campagne del viterbese e in particolare nelle coltivazioni di nocciole della valle di Vico, anche in prossimità della acque del lago.
Giorni fa alcuni sportivi che facevano del sano footing lungo le strade del lago di Vico sono stati allontanati proprio da coltivatori di nocciole “un po’ più responsabili” perché stavano irrorando prodotti chimici nei loro appezzamenti di terreno confinanti con la strada lacuale.
La lamentela giunge anche da abitanti di case e ville non solo della valle di Vico, ma anche delle periferie dei paesi, soprattutto di Caprarola e Ronciglione dove diserbanti e fitofarmaci in genere vengono dati vicino alle abitazioni, nonostante precise norme di legge ne vietano l’uso entro i 150 metri di distanza dalla casa.
I dirigenti di Accademia Kronos confessano che è una battaglia persa: “sono anni ed anni, dicono, che si cerca di far evitare l’uso di questi prodotti chimici soprattutto sui terreni vicini al lago, ma solo un 10% degli agricoltori alla fine ha deciso di tagliare l’erba al posto di diserbanti e disseccanti, il resto continua a fare quel che vuole, anzi qualcuno con fare minaccioso risponde pure: A casa mia faccio quello che mi pare!
E’ una battaglia persa anche e soprattutto perché le autorità preposte non effettuano un attento e capillare controllo”.
Non solo si attenta alla salute dei cittadini, ma anche alle finanze dello Stato, c’è chi, per sentito dire dagli stessi coltivatori più responsabili, prende contributi economici regionali per non dare diserbanti e fitofarmaci nella valle di Vico e, invece, continua ad usarli liberamente. Qualcuno aggiunge pure: tanto non viene nessuno a controllare!
Accademia Kronos e l’ADUC fanno appello alle autorità sanitarie, al Corpo Forestale dello Stato , alla Finanza, alla Provincia, ai sindaci e alla direzione della la Riserva del Lago di Vico, perché intervengano per interrompere in maniera decisa questo vergognoso e incivile comportamento di agricoltori irresponsabili che usano prodotti chimici tossici, in barba alle stesse leggi regionali e nazionali, vicino ai corsi d’acqua, al lago e alle abitazioni.
L’Università La Sapienza di Roma questi giorni sta effettuando dei prelievi di acqua dal lago di Vico sulla base di un programma atto ad individuare eventuali contaminazioni da metalli pesanti derivanti da fertilizzanti e pesticidi nei laghi laziali. I risultati si avranno tra una settimana, nel frattempo anche Lega Ambiente di Viterbo si è mobilitata per valutare il problema… staremo a vedere!!
Grazie per l’attenzione
Ennio La Malfa