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Candido Socciarelli (Udc)
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Riceviamo e pubblichiamo
- Leggo tante dichiarazioni prudenti ed “istituzionali”. Questi atteggiamenti, pur dignitosi, contrastano con la realtà del potere romano. Mi sembra di parlare come un leghista, ma purtroppo la mia esperienza fatta alla Regione Lazio negli anni ’90, mi consiglia di lasciar perdere le buone maniere ed invece affrontare il problema a muso duro.
Nel rinvio del ministro Bianchi c’è puzza di bruciato. La richiesta di nuovi dati all’ENAC e all’ENAV sa tanto di tentativo di annacquamento dei pareri tecnici attualmente tutti a favore di Viterbo.
Senza strumentalizzazioni, ritengo che questa volta i viterbesi non possano permettersi il lusso di perdere l’occasione più grande di sviluppo che hanno a portata di mano.
La localizzazione dell’aeroporto civile significa infrastrutture, turismo, valorizzazione culturale e ambientale del territorio.
Dopo decenni di apatia e sopportazione per il mancato sviluppo, spesso dovuto a scelte nazionali, credo che dobbiamo farci sentire con l’unico strumento che abbiamo: il nostro voto.
La consapevolezza che i viterbesi sapranno difendersi è l’unico argomento sensibile che potrebbe far tremare i polsi a chi si dovesse accingere a fare forzature inaccettabili. Nella scelta interferiscono interessi enormi che forse non riusciamo neppure a comprendere.
Questo territorio non può permettersi altre disillusioni. Le migliori energie giovanili sarebbero costrette ad andarsene per costruirsi un futuro.
Chi si assume una tale responsabilità?
C’è la necessità di aprire la mente, e capire che al di là di tutti i pareri tecnici e non, il viterbese deve essere risarcito dallo Stato per tanti anni di colpevole e subdola dimenticanza.
Candido Socciarelli
Udc