- Sarà eseguito lunedì prossimo, 16 luglio, dall'ufficiale giudiziario del Tribunale di Viterbo lo sfratto forzato, che potrà avvenire anche con l'intervento della forza pubblica, per don Giuseppe Serrone, l'ex-parroco di Chia (Viterbo) ora sposato, sfrattato dalla canonica parrocchiale.
Nuovi problemi, quindi, per la famiglia formata da don Giuseppe e dalla moglie albanese Albana Ruci, attualmente malata, che peraltro sabato scorso, visto l'esito del procedimento, si sono allontanati da Chia con l'aiuto di amici e si sono trasferiti in un'altra regione, ospitati presso amici.
Da mesi don Serrone, aderente al movimento "Married priests now" dell'arcivescovo Emmanuel Milingo, ha richiesto, ma senza risposta, l'intervento di Comune, Asl e servizi sociali, previsto dalla legge per chi si trova nelle sue stesse condizioni (con avviso di sfratto a disoccupati, senza reddito sufficiente e con la presenza di un invalido nel nucleo familiare). Il giudice delle Esecuzioni del Tribunale di Viterbo ha respinto ad oggi tutte le istanze presentate per ottenere una proroga nel rilascio della casa canonica. La stessa richiesta di proroga era stata proposta, senza alcun esito, anche alla parrocchia di Chia.