- Il suo settimo anno ha portato fortuna a “Spazi e Memoria”, il festival di teatro e danza che abbraccia il periodo storico compreso tra le due guerre e che ha confermato in questa edizione il record di presenze.
“Sono molto soddisfatto e contento afferma Giuseppe Pambieri direttore artistico dalla prima edizione è stato un successo in crescendo, soprattutto grazie al pubblico di Viterbo che si è affezionato al festival e che ci ha accolti sempre con grande affetto. Un ringraziamento particolare lo rivolgo al sindaco Gabbianelli che è da sempre un sostenitore dell’evento, oltre che un amante del nostro teatro”.
Portati in scena i sentimenti e le emozioni che hanno animato la cultura del '900. Partendo dal grande dilemma dell’avere o dell’essere rappresentato da Maria Rosaria Omaggio in “Histoire du Soldat” di Stravinskij (spettacolo che ha riscosso largo consenso: dove l'alternarsi di recitazione, danza e arte hanno dato vita a una rappresentazione di grande valore culturale).
“E' un vanto per Viterbo ospitare questo evento - ha affermato il sindaco che presenta al pubblico un periodo storico di grande valore culturale. Il festival è riuscito a “fare il pieno”, pur svolgendosi in concomitanza con altri eventi. Questo vuol dire che Viterbo ne ha riconosciuto l'importanza” .
Le condizioni e le aspettative dell’uomo e della donna del 900 hanno fatto da fulcro alle rappresentazioni, prima con “Barbablues” di Donati e Olesen che hanno magnificamente rappresentato l’uomo dei nostri tempi con la sua solitudine e frenesia.
Poi Vanessa Gravina con “Vestire gli ignudi” di Pirandello che ha portato in scena una donna defraudata dei suoi sentimenti e della sua dignità sentimento che ha distanza di ottant'anni è quanto mai attuale.
Un periodo storico che ha regalato tanti artisti o meglio genii di cui non si può dimenticarne il grande contributo all’umanità .