Riceviamo e pubblichiamo
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- Ufficio anagrafe del Comune di Viterbo, via Garbini, ore 11 di mercoledì 25 maggio…vado a fare un documento nell’unico sportello ormai aperto, vicino a dove abito (quello dell’Ellera è chiuso per sempre).
Mentre faccio la fila noto un cartello in cui c’è scritto “Si ricorda che non saranno rilasciate più di otto carte d’identità nel pomeriggio”.
Strabuzzo gli occhi, non voglio credere a ciò che leggo?
Quale sarà la logica o il criterio organizzativo per il quale è stato scritto quel cartello?
Possibile che se un diligente impiegato riesce a fare, che so, dodici carte d’identità nel suo normale orario di lavoro ne debba per forza fare otto? Perché è questo che quel cartello diceva!
Chi è quel dirigente che ha autorizzato una simile corbelleria? Chi sono i rappresentanti sindacali che in questo modo offendono il lavoro dei dipendenti, livellandoli tutti a degli standard, per altro bassi?
C’è qualcosa che ancora non funziona nella gestione della cosa pubblica…c’è qualcuno che ha paura di lavorare.
Luigi Tozzi