Riceviamo e pubblichiamo
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- La notizia , data dall'assessore ai Trasporti Renzo Trappolini, riguardante la richiesta di finanziamenti alla Unione Europea, per la riapertura della ferrovia Civitavecchia Orte, da parte della regione Lazio, ci sembra andare nella direzione giusta.
Il riconoscimento della carenza di infrastrutture nella nostra provincia, deve partire dalla indispensabile riapertura di questa ferrovia.
Ci preme però sottolineare a questo punto, che va bene la richiesta di finanziamenti, ma vorremmo che intanto si riaprisse il primo tratto da Capranica ad Orte.
Per il binario gia così e non è necessario alcun progetto: basta solo far ritransitare i treni.
I pendolari dei centri sud cimino , non possono più aspettare ed essere costretti ad usare l'auto per arrivare ad Orte, o a Capranica e da lì prendere i treni per Roma.
Inoltre ad un anno dalla richiesta di passaggio della Civitavecchia Orte da FS alla regione., l'iter sembra bloccato, con il rischio che i tempi si allunghino ancor di piùe con i pendolari sempre in attesa.
Intanto, con la riapertura immediata della Capranica Orte, la regione Lazio darebbe il segnale di tener in considerazione i problemi dei pendolari dell'alto Lazio e le gravi arretratezze nei trasporti, costringendo le FS ad ammettere lâerrore da loro operato nei confronti della provincia di Viterbo.
Poi si potrà iniziare la posa del binario da Capranica a Civitavecchia e dare uno sbocco verso l'entroterra a uno dei piùimportanti porti de Mediterraneo.
Gabriele Pillon,Comitato ferrovia Civitavecchia Orte
Giacomo Traini, Comitato promozioni alto Lazio