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Riceviamo e pubblichiamo
- L'orario pomeridiano degli impiegati, è bene ricordarlo, è di tre ore.
Gli stessi impiegati, in questo tempo e spesso anche oltre l'orario lavorativo, svolgono il lavoro di registrazione e archiviazione delle pratiche aperte.
Non sono state rilevate, ad oggi, sindromi da fobia terrorizzante da lavoro in nessuno di loro che, per inciso, si sostiene reciprocamente nella scelta di permessi o ferie , in modo da non lasciare mai l'ufficio in carenza di personale.
Per l'emissione di una carta di identità si stima il tempo approssimativo di dodici-quindici minuti.
Ma l'ufficio anagrafe, come noto, non si dedica esclusivamente a questo nell'orario di apertura: rilascia anche certificati, estratti, autentiche di foto e documenti...
Tuttavia, il cittadino di cui sopra avrà pure notato che, nell'ufficio, non esistono speciali catapulte ad espulsione immediata per il lancio del malcapitato richiedente della nona carta di identità.
Se, al momento della chiusura, negli uffici si fossero trovati in fila altri due-tre utenti, nessuno li avrebbe cacciati. E nessuno avrebbe provveduto al taglio delle mani degli impiegati, laddove il tempo avesse concesso loro la possibilità di elevare il numero delle carte di identità rilasciate.
E' già successo, succederà e, fin dove possibile, il servizio viene effettuato regolarmente. Si pensi che quegli uffici sono aperti anche la mattina del sabato, per consentire ai cittadini un'ulteriore possibilità di soddisfare le loro necessità.
E allora, perché quel cartello?
Per evitare che magari trenta persone in fila, non avvisate, al momento della chiusura dell'ufficio organizzino una sollevazione di popolo contro il Comune, “brutto e cattivo”, che chiude loro la porta in faccia.
E allora si che si andrebbe agli onori della cronaca.