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Bigiotti
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- Il tentativo (o presunto tale) di portare in maggioranza tre consiglieri della minoranza, tiene banco in consiglio provinciale.
Mazzoli ribadisce quanto aveva già dichiarato. “Se viene meno questa maggioranza ci sono le elezioni precisa - questo è il mandato che gli elettori ci hanno dato. Lo sforzo è quello di trovare una sintesi, ma non ci sono opzioni diverse, non le prendo neanche in considerazione. Non c'è né la volontà, né il tempo per lavorare su ipotesi differenti".
Un discorso che non convince la minoranza. “Il presidente del consiglio non può dire bugie. Se quello che dice Bigiotti è falso osserva Equitani (Fi) - lei deve andare alla magistratura e denunciare il consigliere per le falsità dette. Se non lo fa, se n’assume la responsabilità e io la riterrò un bugiardo”.
Categorico, il consigliere azzurro. “Rappresentiamo trecentomila persone ricorda e dobbiamo sentire la responsabilità di questo ruolo.
Avrei apprezzato la chiarezza, se quest’operazione fosse stata fatta alla luce del sole. Il consiglio deve conoscere quello che succede.
Vogliamo chiarezza e sapere se la maggioranza ci dice una volta per tutte se riesce ad andare avanti o no”.
Tutto sommato, quanto avvenuto, non è uno scandalo, secondo Cuzzoli (Fi). “Visto che a livello nazionale spiega i Ds stanno cercando di avvicinare l’Udc al Partito Democratico.
Bastava ammettere che ci fosse stata una trattativa con il partito. Semplicemente. Scandalosa, semmai come cosa lo è per Rifondazione, visto che si sono resi conto di come gli alleati lo volessero far fuori”.
Replicando, Zezza (Ds) coglie l’occasione per tornare sull’ex assessore Gigli, chiamato in causa da Equitani, ricordando come non sia più rappresentata una parte della maggioranza che ha contribuito alla vittoria.
“Non capisco perché la minoranza ci torna spiega Zezza dicendo che ci ha fatto vincere le elezioni. Mi sento offeso. I voti che ha preso non sono i suoi, ma della sua lista. Di fatto il centrodestra non ce l’ha fatta perché avevate il candidato sbagliato, che la gente non voleva”.
Poi a Bigiotti: “A chiedere non è peccato sostiene - se qualcuno ti ha chiesto qualcosa e non gliel’hai data, pazienza”.
Perché la politica è in crisi? Se lo chiede Bengasi Battisti e forse si dà anche una risposta, dopo aver ascoltato il dibattito del consiglio provinciale.
“Non credo sostiene l’esponente di Rifondazione che Mazzoli possa aver trattato questo argomento con un metodo tipico dell’altra politica, tipico di chi ritiene di avere una delega in bianco, frutto di una legge elettorale che ha tolto ai cittadini anche la possibilità di scegliere i candidati.
Non credo che Bigiotti si sia inventato tutto, credo che l’emissario si sia inventato un ruolo che non aveva”.
Dei tre invitati a passare in maggioranza, è stato fatto il nome anche di Santucci (Udc). “Ho visto dice le pressioni cui è stato sottoposto Bigiotti, affinché parlasse.
Che si sia inventato tutto quanto mi raccontava nelle scorse settimane, mi sembra assurdo. Ci sono fatti raccontati.
Se Mazzoli non va alla Procura, ci andrà Bigiotti.
Perché qui o mente uno o mente l’altro. Detto ciò, il problema politico resta tutto. Troppe cose e da troppo tempo attendono di essere chiarite. Rifondazione ha aperto in consiglio una crisi politica, ma non si sa ancora se si è chiusa”.