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Il Sant'Anna
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Riceviamo e pubblichiamo
- Da circa dieci giorni che il day surgery dell’ospedale S. Anna è stato chiuso, sono state spente debitamente le luci e cosa ben più allarmante è che nessuno ne parla.
I giornali hanno spento anche loro l’informazione, i cittadini non sanno, le autorità con in testa il sindaco forse sono al mare e nessuno sa niente sui motivi veri della chiusura delle sale operatorie, che sebbene a scartamento ridotto garantivano le operazioni di routine.
Abbiamo cercato d’informarci e ci sembra di essere sprofondati nell’omertà: nessuno sa niente.
All’ospedale nessuno parla, al Comune di Ronciglione nessuno si trova e gli impiegati hanno la bocca chiusa.
A chi chiedere informazioni ? Come mai la stampa tace anch’essa?
Da qualche notizia trapelata qua e là sembra che la chiusura sia stata ordinata da ispettori che hanno trovato l’ascensore, che appunto porta al piano della surgery e alle sale operatorie non funzionante e quindi si chiude tutto.
Ci sembra inoltre, che all’ospedale sia in atto uno vero e proprio smantellamento totale e che a tutti vada bene così e che anche l’informazione si stia piegando al potere partitico.
Non vogliamo crederlo! Crediamo che almeno l’informazione sappia ancora parlare ai cittadini ed informarli debitamente.
E speriamo anche che ci sia ancora chi abbia la capacità di ribellarsi ai soprusi e d’indignarsi ai comportamenti di acquiescenza.
Chiediamo agli amministratori ai responsabili della Asl di far conoscere a tutti quali soni i motivi che stanno portando all’abbandono e sembra all’inesorabile chiusura del S. Anna.
Chiediamo ai cittadini di far sentire la loro voce, con urgenza. Occorrono proposte per iniziative concrete che determinino la presa di coscienza degli amministratori della Asl, degli amministratori comunali, sulla necessità di informare sempre e su tutto i veri detentori del potere, che in Italia, stato democratico, sono i cittadini.
Diversamente dovremmo concludere che ci sono schegge impazzite nella società che pensano, una volta acquisiti i consensi e conquistato il potere di gestirlo a proprio uso e consumo, senza controlli.
La cosa ci spaventa, perché ci fa pensare che non siamo più in uno stato democratico. Questo significa che occorre ricominciare da capo, oppure abbia ragione quell’amico che al termine di ogni discussione se ne esce dicendo: Buona notte popolo.
Raimondo Chiricozzi
Presidente comitato provinciale Aics