Riceviamo e pubblichiamo
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- Probabilmente le enormi sciocchezze sbandierate dai sedicenti commercianti di Pratogiardino avrebbero meritato uno sdegnoso silenzio, ma perché rinunciare ancora una volta a mettere in evidenza il disagio che crea il Summer village agli abitanti della zona?
Costoro, che si definiscono “creatori di un’impresa fatta con dedizione, passione, costanza, sacrificio ecc…”, se ne fregano degli enormi sacrifici, della pazienza, della stanchezza di chi li sopporta per 45 giorni e 45 notti da 4 anni; inoltre vogliamo dimenticare la dedizione, la passione, le molte risorse impiegate dai residenti nel recupero architettonico ed urbanistico degli immobili in cui abitano?
Non si può fare ameno di notare con quanta tracotanza è confermato lo sfruttamento commerciale di un luogo pubblico, di un parco storico per i loro guadagni; se è vero che chiunque può aprire bottega e fare impresa all’interno di Pratogiardino, la nostra amministrazione deve attuare delle regolari gare d’appalto per affidare in modo trasparente gli spazi commerciali all’interno del parco!
Siamo i primi al mondo a cambiare la destinazione d’uso di un giardino pubblico, mentre tutti cercano di conservare e tutelare gli spazi verdi, noi li usiamo per le attività commerciali! Roba da Gabibbo! Se questo fosse confermato, a Viterbo stiamo per raggiungere un vero primato da Guinness.
Ci dobbiamo angosciare per questi benefattori che pare lavorano solo per 45 notti all’anno, e per tutti quei posti di lavoro altrettanto brevi e precari che producono? Che cosa fanno per il resto dell’anno? Forse in quasi due mesi guadagnano talmente tanto da vivere tranquilli gli altri 320 giorni rimasti!
Come fanno a sentirsi orgogliosi questi imprenditori di Pratogiardino! Affermano di aver contribuito a creare un fenomeno di costume; al contrario determinano solo disagi agli abitanti della zona limitrofa, non si preoccupano dell’impatto ambientale e acustico, dell’inevitabile devastazione perpetrata dalle migliaia di visitatori che loro richiamano con tanta dedizione e sacrificio.
Qualcuno di loro si è domandato se il parco può sopportare una massa di persone tale? Ci sono abbastanza servizi igienici e cestini per i rifiuti? Chi sta veramente distruggendo, con il benestare di un’amministrazione cieca e sorda, un tale bene pubblico? Chi sta apertamente ignorando il regolamento comunale sul verde pubblico che all’art 17 dice: “E’ proibita qualsiasi attività al suo interno che ne possa ostacolare la sua normale fruibilità”?
Non siamo certamente noi residenti, ma tutti coloro che vogliono arricchirsi fuori delle regole del vivere civile e sfrontatamente si erigono a modelli di sacrificio e di passione, disinteressandosi dei danni che arrecano alle categorie più deboli, come famiglie, anziani, bambini, disabili, lavoratori stanchi, che non possono allontanarsi dalla propria casa per 45 giorni.
Sono queste ultime le persone che non mollano! Centinaia di famiglie che hanno il diritto di vivere tranquilli in casa propria. Vogliamo definire polemica non costruttiva il diritto alla salute? Chiediamo solo di poter dormire la notte o vogliamo prendercela con il Padreterno che ci ha creato con la necessità del riposo notturno?
Come possiamo in queste condizioni preoccuparci del giornalaio dietro l’angolo, del fornitore, del giostraio; loro forse si preoccupano del fornaio, dell’infermiere, del muratore, del neonato che non possono riposare?
Viene addirittura preteso il silenzio, la nostra completa sopportazione; cari signori, sappiate che esistono delle precise leggi in tema di inquinamento acustico e di tutela della salute.
E’ dovere del sindaco tutelare l’integrità psicofisica dei cittadini, attuare le norme di convivenza civile senza deroghe; diversamente, ci adopereremo per far rispettare le leggi, anche a dispetto di frasi come quella rivoltaci dall’assessore Rotelli: “Tanto…..causa più causa meno….ci abbiamo fatto il callo…”, vorrà dire che ci metteremo in coda, speriamo non sia troppo lunga!
Coordinamento comitati cittadini Viterbo Migliore