- Credeva di poter “solare” le banche di Civitavecchia, un napoletano di 40 anni, di nome Gennaro E., da alcuni giorni si presentava in giro per banche, in città, aprendo conti correnti.
Il giorno successivo, il partenopeo, con modi garbati e riservati si riproponeva depositando un centinaio di euro.
Fin li tutto bene. La settimana seguente, dopo aver abilmente trattato con degli acidi una serie infinità di assegni bancari rubati ed acquistati sulla piazza di Napoli, se li intestava e, fingendosi un broker assicurativo con studio a Napoli, li depositava sui vari conti disseminati in città.
Qualche giorno per la compensazione degli assegni, ovvero per la loro copertura, ed il napoletano Esposito si ripresentava in banca incassando il contante.
Tutto questo è andato bene per circa 10 giorni e per circa 30,000 euro prelevati mediante truffa alle banca, sostituendosi a un ignaro conoscente, con l’immancabile carta di identità codice fiscale e tessera sanitaria rigorosamente false.
L’altra mattina, attirato da ulteriori 35000 euro i cui 11 assegni erano stati depositati nei giorni precedenti, il broker del Vesuvio, a volte anche impresario caseario, esportatore di mozzarelle di bufala, si è ripresentato in banca.
Ad attenderlo due carabinieri della stazione di Civitavecchia in borghese.
Appena dopo essersi presentato esibendo la carta di identità falsa pretendendo i denari, i militari hanno tirato fuori i tesserini.
Lì il colpo di scena, Gennaro E., rivolgendosi ad un Maresciallo, che gli chiedeva cosa stesse facendo gli rispondeva, “prelevo il mio denaro, ma se ha fretta passi pure avanti, prima chi lavora come voi… esco e torno subito…” .
Ma a nulla è valsa la “muina”, Gennaro è stato arrestato per la detenzione dei documenti falsi, ricettazione degli assegni, sostituzione di persone, truffa e altri delitti minori.
Ad occuparsi del broker del Vesuvio ora è la procura ed il tribunale di Civitavecchia, dopo che l’uomo è stato ristretto presso il penitenziario.