- Molteplici ed unidirezionali indizi, costituiscono prova dei fatti che si vogliono dimostrare.
Allora proviamo ad esaminare l'atteggiamento di Marrazzo nei riguardi dell'aeroporto di Viterbo e ognuno tragga le debite conclusioni.
Sia ben chiaro, questo non vuole stigmatizzare la politica regionale di centrosinistra, Storace ha fatto per la sua Frosinone quello che Marrazzo nemmeno si sogna, ma solo fornire dei dati asettici che diano una chiave di lettura all'attuale stasi decisoria da parte del governo e della regione.
Veniamo agli indizi:
1) Il piano della mobilità della regione Lazio effettuato senza nessuno studio da parte di ENAC ed ENAV, relegava Viterbo a mero scalo della protezione civile, assegnando a Latina il primato di aeroporto sostitutivo di Ciampino per i voli low cost e a Frosinone il ruolo di scalo elicotteri e piccolo scalo low cost. Ora stranamente Latina dovrebbe lasciare il posto alla rossa Frosinone.
http://www.regione.lazio.it/binary/web/news/Trasporti.1140792111.pdf
2) L'assessore alla mobilita della regione, Fabio Ciani, ora deus ex machina del porto di Civitavecchia, ha combattuto contro tutti, una battaglia a favore dello scalo pontino in barba ai pareri degli organi istituzionali che vedevano Viterbo in pole position.
3) L'allora assessore regionale Regino Brachetti fervido e combattivo alleato del nostro Comitato dopo un'iniziale azione finalizzata a far rispettare in regione il dictum dell'ENAC, improvvisamente e senza giustificato motivo moderava la sua azione politica fino a dire che l'aeroporto lo farà il mercato.
4) L'avvocato Pierluigi Di Palma, ex presidente ENAC, e attuale commissario della regione Lazio per l'emergenza ambientale, nel frusinate, della valle del Sacco, secondo i ben informati uomo di Marrazzo su Frosinone, indiceva un convegno sugli aeroporti nell'Europa delle Regioni, nel quale in qualità di primo relatore sponsorizzava senza mezzi termini l'ipotesi aeroportuale di Frosinone, togliendo al convegno quella vocazione di neutralità che il titolo dello stessa lasciava presagire.
Al convegno erano presenti oltre al Ministro Bianchi anche tutto il mondo dell'aviazione civile. Assente anche se sulla locandina era previsto un suo intervento, il presidente Marrazzo.
5) Marrazzo alle accuse di parteggiare per Frosinone mossegli dal senatore Marini e da altri noti esponenti politici della Tuscia non ha replicato!
6) Nell'unico comunicato ufficiale della regione Lazio si legge che l'aeroporto sarà scelto da Marrazzo in base alla dotazione ferroviaria di collegamento con la capitale. Alla faccia della sicurezza!
Quello che è chiaro non ha bisogno di spiegazioni
http://www.eng.regione.lazio.it/web2/main/sala_stampa/news_dettaglio.php?id=1520
Pensate anche a questo assurdo pin pong di competenze per la decisione. Prima sembrava che Ciani, ossia la regione, dovesse decidere tutto, poi è stata l’ora del ministro, ora di nuovo la Regione.
In realtà l'ingerenza regionale è fuori luogo. Se l'Umbria facesse uno scalo a Terni, il Lazio a Viterbo e la Toscana a Siena, avremmo tre aeroporti nazionali nell'arco di cento chilometri decisi tutti e tre dalle rispettive regioni. Sarebbe un vero assurdo. La competenza, ribadiamo, è solo del ministro che ha una visione unitaria delle esigenze della nostra penisola.
Allora perché la Regione vuole a tutti i costi dire la sua? Il solito Marrazzo! Altro indizio.
Il primo rapporto dell’ENAC dopo un’esaustiva valutazione di tutte le location laziali idonee ad ospitare un aeroporto low cost, considerava solo due opzioni, Viterbo e Latina, improvvisamente però all’ENAC, da qualcuno, veniva chiesto di inserire nella griglia di valutazione anche l’ipotesi di Frosinone, che ovviamente l’ente respingeva. Chi ha chiesto all’ENAC tale inserimento dell’ultimo momento?
Recentemente Marazzo, interrogato sulla questioni aeroporto non si esprime direttamente ma lo fa per mezzo del sindaco di Viterbo e del presidente della nostra Provincia!
Vogliamo parlare, poi, del rinvio a settembre di una decisione che fonti ben informate, tra cui le nostre, qualche giorno fa davano per definitivamente presa. Cominciamo a dubitare che alcune nostre perplessità, forse, tali non erano e non sono.
Abbiamo sopportato mezzo secolo di promesse di ferrovie, autostrade, trasversali, collegamenti veloci con la capitale e quant’altro, ma sino ad oggi tali promesse sono servite solo per le campagne elettorali.
Unica promessa mantenuta sono state le tonnellate di rifiuti che hanno invaso la nostra Provincia facendogli guadagnare il quarto posto in Italia in tema di localizzazione di losche gestioni in mano alle eco-mafie.
Sarebbe auspicabile che il presidente Marrazzo prenda posizione di persona, e non a mezzo di terzi, sui pareri tecnici espressi dagli organi istituzionali competenti. Venga di persona al prossimo consiglio congiunto che si sta organizzando tra Comune, Provincia tutti i comuni della Tuscia per dire a tutti come stanno le cose.
Egregi sindaco Gabbianelli e presidente Mazzoli state facendo l'impossibile per portare l'aeroporto a Viterbo ma purtroppo Marrazzo, salvo che non abbia cambiato idea proprio ieri durante la vostra visita, non sembra dell’idea di favorire la nostra provincia. A meno che, da qualche tempo, le parole contino più dei fatti.
Il presidente comitato per l’aeroporto
Giovanni Bartoletti