Senza filtro - Censire la banda larga per poi studiare come svilupparla in tutta la provincia. A questo mira l’accordo quadro siglato tra palazzo Gentili e il Parco scientifico e tecnologico dell’Alto Lazio. “Capire quali sono le aree maggiormente colpite dal digital divide spiega l’assessore alle Reti e ai sistemi informatici Angelo Cappelli è la base su cui poi costruire la copertura Adsl in tutta la Tuscia”.
“Le attività che il Parco realizzerà per conto della Provincia prosegue Cappelli sono la realizzazione di uno screening del territorio finalizzato a fornire il quadro delle zone più caratterizzate dall’arretratezza informatica, ma anche l’attività di allerting, ovvero il monitoraggio e la comunicazione delle opportunità di finanziamento presenti a livello regionale, nazionale, comunitario sulle tematiche di Internet veloce”.
E visto che tra i compiti del Parco c’è la realizzazione di reti materiali e immateriali per la diffusione dell’innovazione informatica nonché la predisposizione dei rispettivi studi di fattibilità tecnico-economica, il documento prevede inoltre che la società consortile per azioni - di cui la Provincia è membro -, predisponga relazioni sulle pratiche di sviluppo dell’Adsl, già avviate in altre parti d’Italia che presentino caratteristiche comparabili con quelle del Viterbese.
“Organizzeremo quindi incontri pressoché settimanali con i rappresentanti del Parco conclude l’assessore allo scopo di mantenere un controllo costante del lavoro svolto e da svolgere in vista del raggiungimento degli obiettivi prefissati. Diffondere la tecnologia di Internet veloce in tutto il territorio provinciale è un traguardo non rinviabile per accelerare la rinascita economica della Tuscia e aprire nuove possibilità occupazionali e culturali per tutta la popolazione”.