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- Sei gay, licenziato.
Sarebbe questa la ragione per cui un trentenne croato, da anni residente a Viterbo e ormai cittadino italiano, avrebbe perso il suo posto di lavoro in un esercizio pubblico del centro storico, ragione per cui ha citato in giudizio i suoi ex datori di lavoro in due cause, una civile e una penale.
Anche se, chiamati in causa, i titolari dell’attività smentiscono e rilanciano.
E’ stato licenziato perché s’impossessava delle mance. Al trentenne, lo scorso mese di novembre è arrivata una lettera di licenziamento senza spiegazioni.
Difficile farsene una ragione, anche perché subito dopo è stata assunta un’altra persona al suo posto.
Fin quando il ragazzo non ha incontrato un suo ex compagno di lavoro, che gli avrebbe confidato il vero motivo della sua estromissione dal lavoro, ovvero il suo orientamento sessuale, inadatto per stare in un bar.
Così oggi il croato, come racconta il Messaggero, non potendo fare più affidamento su uno stipendio, è in grosse difficoltà economiche e non potendo pagare l’affitto, vive con il suo compagno.