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Meschini
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- “Non aspettiamo la pubblicazione della legge sul Bollettino Ufficiale. Partiamo subito per definire il primo piano di interventi, individuando i settori da sostenere e le risorse da stanziare”.
Con questo impegno, l’assessore alla Piccola e Media Impresa, al Commercio e all’Artigianato della Regione, Francesco De Angelis, ha risposto al segretario provinciale della Cna, Adalberto Meschini, che, introducendo il convegno dell’associazione sul Testo Unico per l’Artigianato appena approvato, aveva evidenziato l’esigenza di attivare subito l’iter per l’attuazione della legge -“non un traguardo finale, ma un traguardo volante”- e di mettere a disposizione risorse adeguate, ottimizzando quelle previste e reperendone altre attraverso ulteriori tagli di spese improduttive.
L’iniziativa di ieri pomeriggio, svoltasi presso la sala delle conferenze della Camera di Commercio di Viterbo, è stata la prima organizzata nel Lazio per mettere a fuoco i notevoli cambiamenti che il Testo Unico introduce nel rapporto tra pubblica amministrazione e impresa, nonché i processi innovativi che potranno innescarsi nel tessuto produttivo.
E la folta presenza di operatori economici, di rappresentanti dell’Università e del mondo bancario, di amministratori locali e dei componenti della Commissione Provinciale per l’Artigianato con il presidente Luigi Cola, ha confermato le importanti aspettative suscitate dalla nuova legge.
“Una legge figlia, finalmente, del metodo della concertazione”, ha detto il presidente della Camera di Commercio, Ferindo Palombella, in sintonia con il presidente provinciale della Cna, Enio Gentili, che ha sottolineato come “il nuovo clima di collaborazione tra le associazioni e l’Assessorato abbia reso possibile la stesura di un testo coerente con le esigenze e le prospettive indicate dal mondo dell’artigianato”.
“Una legge, votata all’unanimità, attraverso la quale la Regione fornisce gli strumenti per lo sviluppo, svolgendo così il ruolo di programmazione che le compete”: su questo ha battuto il tasto il consigliere regionale Giuseppe Parroncini, che ha voluto porre l’attenzione su tre aspetti. Il primo riguarda la spinta all’aggregazione imprenditoriale incentivata dal Testo Unico (“oggi si compete per aree territoriali, da soli non si va da nessuna parte”); il secondo, l’investimento, che viene fortemente sostenuto, nella formazione del capitale umano e nell’aggiornamento continuo (“dobbiamo guardare ai giovani”).
L’altro capitolo importante è quello che valorizza il patrimonio di saperi e di manualità dei mestieri dell’artigianato artistico e tradizionale, prevedendo il sostegno alle botteghe-scuola, “che nella Tuscia costituiscono un patrimonio culturale unico”.
Insomma, l’artigianato -realtà vitale, alla quale il presidente della Cna del Lazio, Antonio Zanganella, ha proposto sia dedicata dalla Regione, nel prossimo autunno, una conferenza programmatica- dispone di un testo innovativo, innanzitutto “di semplificazione e di snellimento”, come ha osservato l’assessore De Angelis.
“Uno degli obiettivi che ci siamo posti -ha spiegato- è che la pubblica amministrazione si liberi di lacci e laccioli, di pastoie burocratiche, per un rapporto amico, di simpatia, con l’impresa. Un esempio di come vogliamo lavorare è rappresentato dai cosiddetti Pacchetti Integrati di Agevolazioni: sarà sufficiente una sola domanda per accedere a più di una agevolazione. Così come, con l’istituzione dei Centri Servizi per l’Artigianato, potrà essere fornita assistenza qualificata per lo sviluppo dell’impresa”.
Anche secondo De Angelis, che ha tra l’altro rassicurato sulla massima attenzione per una buona copertura finanziaria della legge, “l’esperienza della bottega-scuola quale sede di formazione, dove il giovane si incrocia con il maestro, contribuirà a valorizzare questo mestiere antico che è l’artigianato, le cui eccellenze produttive sono inoltre valorizzate attraverso l’apposito marchio di qualità e l’Albo degli espositori artigiani”.
E’ toccato a Meschini illustrare, in sintesi, il Testo Unico, che si compone di ben 89 articoli. Oltre alle novità citate, il segretario della Cna ha messo in primo piano l’istituzione dell’Osservatorio del comparto e la creazione di un unico Fondo nel quale confluiranno tutte le risorse regionali in materia di agevolazioni, evitando così dispersioni.
“Ma tra gli interventi davvero innovativi, ce ne sono alcuni che finora sono restati in ombra e che invece danno valore all’impresa: mi riferisco ai contributi per la cessione d’azienda a favore del coniuge, dei figli, dei soci, dei collaboratori o dei dipendenti. Si sostengono le spese di formazione, il piano di analisi e sviluppo aziendale, l’acquisto di impianti e di attrezzature, il tutoraggio svolto da chi lascia a favore del subentrante.
In questo modo -ha affermato Meschini- si mantiene in vita l’azienda, che è un pezzo di cultura del territorio, e si favorisce il ricambio generazionale. Penso altresì ai contributi a fondo perduto per l’artigianato dei servizi, spesso escluso dai beneficiari di incentivi eppure tanto presente nei nostri centri.
Ancora: si punta sull’associazionismo e sul potenziamento delle aree per gli insediamenti produttivi, con finanziamenti ai Comuni. Questi ultimi riceveranno aiuti anche per il recupero e la ristrutturazione di immobili esistenti da destinare alle attività artigiane”.
Il Testo Unico per l’Artigianato, che per De Angelis diventa un punto di riferimento per l’intera attività legislativa regionale, apre dunque scenari importanti. “Facciamo in modo -è l’esortazione della Cna- che la legge diventi immediatamente operativa”.