Senza filtro
- Nei giorni scorsi sulle plance pubblicitarie del Comune di Bassano Romano è stato affisso un manifesto, a firma dell’Associazione onlus San Giovanni, con il quale si comunica che a partire dal 2 luglio, per due giorni a settimana, l’associazione effettuerà gratuitamente (ad eccezione del pagamento del ticket) analisi del sangue nei locali comunali dell’Avis.
Una comunicazione anomala con la quale un’associazione privata propone l’erogazione di una prestazione sanitaria in un locale, già utilizzato dalla Asl per effettuare lo stesso tipo di servizio; un servizio pubblico fortemente apprezzato dai cittadini di Bassano.
Non è chiaro se l’annuncio di queste nuove prestazioni sia stato autorizzato dalla Asl, né se l’Associazione onlus San Giovanni disponga di un atto autorizzatorio da parte del Comune di Bassano Romano per l’utilizzo dei locali.
Quel che è certo è che, ancora una volta, dopo il “servizio fantasma” della guardia medica, si rischia di ingenerare ulteriore confusione attorno all’erogazione di un servizio sanitario.
Non è un mistero che il sindaco di Bassano Romano sia un paladino della sanità privata. Noi la pensiamo diversamente, ma al di là della posizione politica e di principio di ognuno, quello che non può essere tollerato è che un servizio che tratta comunque della salute dei cittadini possa essere organizzato con questo grado di superficialità e di approssimazione.
E’ per questa ragione che l'altro ieri mattina i consiglieri del gruppo “Bassano punto e a capo” hanno chiesto al sindaco e all’assessore ai Servizi sociali di fare chiarezza e soprattutto di specificare se l’iniziativa dell’Associazione onlus San Giovanni dispone delle autorizzazioni del Comune e della Asl.
Visto il quadro poco chiaro entro cui si colloca l’annuncio dell’apertura di tale servizio abbiamo chiesto che il Comune fornisca ai cittadini tutte le informazioni necessarie.
Giancarlo Torricelli
Luciano Marchetti