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- A Caffeina, lunedì sera alle 21, in piazza San Carluccio Toni Capuozzo, da "Lotta Continua a Terra, osservatore privilegiato del mondo che cambia?".
Dopo il successo della prima settimana, la rassegna culturale Caffeina apre questa seconda settimana intensissima con un appuntamento da non perdere: lunedì sera alle 21 in Piazza San Carluccio, sarà a Viterbo il giornalista, inviato di guerra e conduttore televisivo Toni Capuozzo, per parlare della sua carriera, di come ha visto cambiare il mondo da osservatore privilegiato, dei "sogni perduti di una generazione", come recita il sottotitolo del suo ultimo libro Adios.
Capuozzo ha cominciato a fare il giornalista dopo che aveva svolto diverse mansioni: insegnante, operaio in fonderia, scaricatore.
La sua prima testata è stata, nel 1979, Lotta Continua, che allora aveva cessato di essere l'organo di un gruppo politico per diventare, appunto, una testata quotidiana.
Si è interessato per molti anni dell'America Latina, seguendo in particolare i conflitti in America centrale. Ha collaborato a Mixer di Giovanni Minoli, realizzando delle inchieste sulla criminalità organizzata nel sud Italia.
Da allora la sua carriera da giornalista televisivo non ha conosciuto momenti di pausa: ha lavorato con Giuliano Ferrara ne L'Istruttoria, e successivamente è stato l'inviato per i telegiornali Mediaset: Studio Aperto, poi TG4, infine TG5.
Capuozzo non si ritiene un inviato di guerra nonostante abbia seguito da vicino le vicende delle guerre dei Balcani e dei conflitti in Medio Oriente, gli piace occuparsi di fatti italiani, di cronaca grande (il G8 a Genova) o minuta.
Per capire il suo modo di interpretare la professione giornalistica basta vedere Terra!, la sua trasmissione su Canale 5: la realtà che sa raccontare è sempre carica di grandi passioni e piccoli particolari, è una realtà che ognuno sa riconoscere come propria, perché non è distorta da postulati ideologici o visioni del mondo precostituite.