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Bonatesta
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- “E cosi, alla fine, tutti riconobbero in Gabbianelli il loro ‘sovrano’ e, come tanti re magi, portarono a lui il loro pacchetto di tessere, baciando l’anello, inginocchiati e con il capo chino per non restare accecati dalla sua luce ma con la segreta speranza di aver salvato la propria poltrona o di aver maturato un numero sufficiente di indulgenze per ottenere in un futuro più o meno prossimo almeno uno strapuntino futuro.
E sì perché, al di là di come possa essere collocata la neo lady di ferro, Gabriella Grassini, nell’arcipelago delle correnti, resta il fatto che, per essere ammessi intorno al ‘suo’ tavolo, i vari big e meno big provinciali hanno dovuto consegnare al ‘cavaliere della luce’ la maggioranza relativa all’interno della giunta con ciò significando che sarà lui e solo lui il vero ‘capo’ di Alleanza Nazionale con tante più o meno qualificate comparse intorno”.
Così Michele Bonatesta di “Insieme per il territorio” sul congresso provinciale di Alleanza Nazionale che, tra poche ore, dovrà designare il successore di Mario Soggiu sulla poltrona di via Cardarelli.
“La tanto sbandierata ‘unita’ del partito spiega Bonatesta- colonnelli e marescialli di casa nostra l’hanno raggiunta solo sulla spartizione, tra di loro, delle poltrone più o meno retribuite se, come dice lo stesso Meroi, quello di domenica sarà solo un congresso organizzativo, senza una discussione politica vera e propria e quindi senza un progetto politico che la neo lady di ferro (ed i suoi garanti) avrebbe dovuto impegnarsi a realizzare sul territorio e per il territorio nei prossimi anni.
Un congresso solo organizzativo la cui organizzazione (sempre per restare alle dichiarazioni di Meroi) sarà fatta sulla base di un ‘...tesseramento che non gli piace affatto”.
Insomma, un congresso ‘tarocco’ come lo definirebbe Striscia la notizia, un congresso che avrebbe dovuto portare ad una resa dei conti tra le varie anime del partito e che invece si è concluso con un accordo tra vecchi e nuovi comitati.
La Federazione provinciale di An torna in questo modo prosegue l’ex senatore ad essere un organismo romanocentrico che opererà sotto il vigile sguardo di Martinelli, attento conoscitore del nostro territorio.
A chi in queste ultime ore ( e non sono pochi) mi ha chiesto consiglio su cosa fare domenica io ho detto di non andare a votare per non diventare ‘complici’ di una operazione di sola spartizione del potere.
Colonnelli e marescialli si sono accordati su quello che sarà il loro futuro politico, non certo quello di Alleanza Nazionale, visto che non c’è stato nessun programma da condividere, come ha detto Meroi?
Bene: una giornata al mare o in campagna con la famiglia sarà sicuramente più gratificante di qualche ora passata al Pianeta Benessere (dove sarà celebrato il trionfo dell’ipocrisia) per tutti coloro che ancora credono nella politica ed in Alleanza Nazionale.
E Taglia?
E’ il protagonista un film già visto. Prima da Roma lo hanno buttato nella mischia come ‘minaccia’ per i comitati imperanti nel Viterbese, poi hanno tentato di farlo desistere. Non avendo quest’ultimo accettato di ritirarsi, da Roma è arrivato l’ordine di ‘scaricarlo’. E colui che già si sentiva nei panni del ‘conquistador’, - conclude Bonatesta - alla fine è rimasto Taglia(to) fuori.
Votanti permettendo, ovviamente”.