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Riceviamo e pubblichiamo
- Questo pomeriggio i socialisti viterbesi saranno a Piazza Navona alla manifestazione concerto organizzata dallo SDI e dai radicali italiani in occasione del 33° anniversario del referendum che respinse la richiesta di abrogare la legge sul divorzio.
Dopo tanto tempo sentiamo ancora la necessità di testimoniare il "coraggio laico" di chi ha contribuito, insieme ai tanti cattolici e comunisti che disubbidirono ai divieti e alle timidezze delle rispettive gerarchie, a far entrare pienamente l'Italia nell'Europa della modernità e della civiltà.
Oggi più che mai bisogna rispondere all'offensiva delle gerarchie vaticane che vogliono approfittare della debolezza della politica per imporre a tutti la loro visione del mondo.
Pensiamo sia un errore tradurre meccanicamente i dettami vaticani in programmi di governo, così come pretendere da chi svolge funzioni pubbliche di rispettare innanzitutto i precetti religiosi anziché quelli costituzionali. Nessuno vuole scontri di religione, poiché il laico dialoga con tutte le religioni ed e' il garante della libertà di tutte le religioni.
Il family day però s’iscrive nell'ambito della strategia vaticana che fa dell'Italia la roccaforte della supremazia delle gerarchie cattoliche sulla politica. Al nostro paese si vuole riservare un'ortodossia sui temi etici che non conosce eguali in Europa, ad esempio convocando il family day, come ha candidamente ammesso Savino Pezzotta, contro la proposta di legge del Governo sui Di.co., che per noi rappresenta un timido ed insufficiente compromesso rispetto alle normative vigenti in Europa, ma che per il Vaticano e' foriera di ogni sciagura.
Monsignor Angelo Amato, segretario della congregazione per la dottrina della fede, ha recentemente definito "male invisibile quello che esiste nelle sedi più impensate come i parlamenti delle nazioni cosiddette civili dove si promulgano leggi contrarie alla natura umana come l'approvazione di matrimoni tra persone dello stesso sesso che vengono presentate come progresso dell'umanità. Questo male e' causato dal peccato al quale si risponde con la fede cristiana".
Noi pensiamo che trasformare i peccati in reati ed imporre a tutti i cittadini ed ai parlamenti la propria morale religiosa sia un errore al quale intendiamo opporci col nostro orgoglio laico.
Riteniamo che la difesa della famiglia sia compatibile con l’estensione delle tutele per le altre forme di convivenza, con la tolleranza e l’accoglienza cristiana nei confronti di chi è diverso da noi.
Aver organizzato, in maniera provocatoria, in un giorno simbolico per i laici, una manifestazione contro i Di.co. merita una risposta da parte di chi, a garanzia di tutti, credenti e non, vuole estendere i diritti e le tutele di ogni forma stabile di convivenza come importante elemento di stabilizzazione sociale, affinché finalmente si affermi, anche in Italia, la laicità di uno Stato che non discrimina, non esclude, non penalizza, ma consente a tutti di scegliere ed organizzare la propria vita.
Invitiamo i tanti laici credenti e non credenti d’ogni appartenenza politica, in particolare i compagni dei DS, a partecipare alla manifestazione di Piazza Navona e ad unirsi a noi in questa fondamentale battaglia di civiltà a difesa della laicità dello Stato.
Eduardo Gugliotta
Segretario provinciale SDI