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Il presidente Mazzoli
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- Oggi si è riunito a Palazzo Gentili il tavolo tecnico di concertazione per il rilancio del distretto ceramico di Civita Castellana. Erano presenti il presidente della Provincia Alessandro Mazzoli, l’assessore alle Attività produttive Angelo Cappelli, il presidente della Camera di commercio Ferindo Palombella, il segretario della Cna Adalberto Meschini, il direttore della Federlazio Roberto Corbo, il direttore della Confindustria Antonio Delli Iaconi, i segretari di Cgil e Uil Giovan Battista Martinelli e Marco Massera, e Salvatore Zappalà della segreteria della Cisl.
La riunione, giudicata all’unanimità in maniera positiva, ha permesso di fare un salto di qualità, consentendo l’avvio dell’analisi della fase progettuale, in base a una logica di sistema e allo scopo di riavviare lo sviluppo del distretto industriale di Civita Castellana.
Dalla riunione è scaturito anche un documento sottoscritto da tutti i presenti che rappresenta la cornice in cui agire, offrendo un quadro preciso della situazione di crisi e le possibili azioni per superarla. Le associazioni di categoria hanno quindi esplicitato la corposa progettazione di cui sinora dispongono, che sarà la base per arrivare a progetti condivisi, dopo qualche giorno necessario per la valutazione, che sarà fatta in base alle priorità individuate congiuntamente.
I cinque capitoli, al cui interno si colloca la progettazione presentata, sono: investimenti di rete e di progetto; ricerca e innovazione; investimenti individuali; formazione, da effettuare anche puntando sul Polo formativo e tecnologico di Civita Castellana, riconosciuto dalla Regione Lazio; salvaguardia e crescita occupazionale.
Si avvierà inoltre un rapporto di collaborazione con il distretto industriale di Sassuolo e i centri di ricerca di Bologna e Modena, già attivi nel settore delle ceramiche, per imparare anche dalle loro esperienze. Ma tra le intenzioni scaturite dal tavolo di questa mattina, anche quella di coinvolgere l’Università della Tuscia e il Parco scientifico e tecnologico dell’Alto Lazio. Continua intanto la ridefinizione dell’assetto societario del Centro ceramica, che probabilmente si concluderà nelle prossime settimane.
Per quanto riguarda la richiesta dei sindacati di categoria di essere direttamente coinvolti nei lavori del tavolo, si è convenuto che saranno gli stessi confederali a coinvolgere le categorie, tenendole aggiornate sull’andamento delle riunioni e raccogliendo da essi eventuali proposte e contributi.
Con l’incontro di oggi è stato quindi ribadito il valore della concertazione e della coesione territoriale, anche come modalità di rapportarsi con la Regione e con il ministero per le Attività produttive. Venerdì 25 maggio il prossimo tavolo tecnico, secondo la volontà di effettuare incontri serrati e ravvicinati.