|
Angelo Cappelli
Copyright Tusciaweb
|
- “Inutile parlare di concertazione se poi si lasciano fuori dal tavolo associazioni di primaria importanza nazionale e non solo”. Questo è il primo commento del presidente di Confartigianato imprese, Stefano Signori, dopo il mancato invito al tavolo tecnico di concertazione sul distretto ceramico di Civita Castellana in programma martedì 15 maggio a Palazzo Gentili.
"L’assessore provinciale all’industria e all’artigianato, Angelo Cappelli,- spiega Signori - ha convocato il tavolo lasciando fuori Confartigianato imprese.
Se l’assessore afferma che le proposte programmatiche devono scaturire dal territorio e vedere come protagonisti sia i locali rappresentanti del mondo imprenditoriale che quelli dei lavoratori, la Confartigianato non riesce a spiegarsi perché non è stata convocata al pari di altre associazioni di categoria.
Dall’altra parte, Cappelli afferma di cercare collaborazione ma nei fatti dialoga soltanto con una parte".
Non basta.
“La nostra associazione continua Signori cura e tutela da sempre gli interessi del territorio e delle piccole e medie imprese.
Proprio sabato scorso, inoltre, abbiamo aperto un nuovo sportello territoriale a Civita Castellana per avviare un dialogo più stretto con il mondo imprenditoriale presente ma anche con le istituzioni.
E non crediamo nemmeno alla casualità in quanto è la seconda volta che l’assessore non convoca Confartigianato che, teniamo a ribadirlo, rappresenta una parte delle imprese di questa Provincia.
Lo stesso Cappelli afferma che serve sinergia tra tutti gli attori del territorio, e quindi non solo una parte, per imprimere la svolta necessaria, ma nei fatti i suoi comportamenti vanno in una diversa direzione.
E la nostra richiesta a stare nel tavolo tecnico di concertazione per concretizzare il protocollo d’intesa, come ci sono altre associazioni, non è per motivi di celebrità personale ma per rappresentare gli interessi degli artigiani e delle piccole e medie imprese associate”.