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Radames Petti
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Riceviamo e pubblichiamo
- Con la chiusura del IV congresso nazionale di Rimini è terminato anche il percorso congressuale della federazione provinciale di Viterbo del Partito dei Comunisti Italiani.
Sul piano prettamente politico è stata riaffermata con forza la posizione del PdCI, definita ormai da tempo: quella cioè che vede impegnato il partito nella costruzione di una sinistra forte, attraverso una confederazione nella quale confluiscano tutte le anime della sinistra e che serva a riequilibrare le spinte centriste che inevitabilmente scaturiranno dalla creazione del Partito Democratico.
Una sinistra però, come ha efficacemente evidenziato il segretario nazionale Diliberto nella sua relazione introduttiva al congresso, che deve essere “senza aggettivi”, che deve mantenere cioè integre le pecurialità e le prerogative tipiche di ognuna delle forze che accetteranno di farne parte, dai Comunisti Italiani a Rifondazione, ai socialisti dello SDI, ai Verdi e a quanti dei DS decideranno di non proseguire nella strada verso il P.D.
Certo la strada da seguire non è semplice, ma proprio per questo la sfida appare ancora più esaltante; si tratterà naturalmente di confrontarsi, anche a livello territoriale, con le altre forze, smussando ed appianando quelle asperità che in qualche modo ci dividono.
La federazione provinciale di Viterbo esce notevolmente rafforzata, in termini di rappresentanza, all’interno dei massimi organismi regionali e nazionali del PdCI, ottenendo diversi riconoscimenti dovuti alla senz’altro positiva gestione del partito da parte dei suoi dirigenti locali.
Innanzi tutto la celebrazione del congresso regionale a Bolsena, importante riconoscimento all’azione quotidiana degli iscritti sul territorio, per proseguire poi con la composizione del comitato centrale che, oltre alla riconferma per Stefano Di Meo e Maria D’Alessandro, vede anche l’ingresso di Anna Maria Tomi, un’altra iscritta viterbese, la cui scelta testimonia inoltre la sensibilità del partito nel cercare di raggiungere una effettiva parità tra uomo e donna, almeno in termini di rappresentanza politica.
Lo stesso Stefano Di Meo è stato riconfermato membro della segreteria regionale e, da ultimo, è arrivata l’elezione alla carica prestigiosa di vice-presidente della commissione regionale di Garanzia per Maurizio Bizzoni, già componente della direzione provinciale di Viterbo.
Un ottimo risultato quindi per il PdCI viterbese, che piazza diversi suoi iscritti negli organi dirigenti regionali e nazionali, a testimonianza del buon lavoro svolto in questi anni dal segretario Stefano Di Meo e da tutta la Direzione provinciale.
Radames Petti
Vice Segretario Provinciale PdCI