- Il 18 maggio alle ore 17:30 presso l’ Aula Mendel dell’ex Rettorato, in via San Giovanni Decollato, verrà presentato in un assemblea pubblica, il Manifesto della Partecipazione, il documento, fortemente voluto ed elaborato dalle associazioni e da tutti gli attori del terzo settore, è frutto di un percorso iniziato con un’assemblea pubblica il 2 marzo scorso e articolatosi in una serie di incontri.
Questa Carta della Trasparenza, nata dalla consapevolezza dell’attuale momento di crisi della rappresentatività politica nella nostra provincia, è tesa appunto ad analizzare alcune problematiche relative all’assenza di rappresentatività e partecipazione nell’agire amministrativo degli enti locali, all’ l’inesistenza di spazi pubblici di dibattito e discussione nella vita politica della nostra provincia, alla tendenza di privare i cittadini di spazi per la cultura e la socializzazione parallelamente al processo di alienazione degli immobili pubblici, proponedo strategie comuni per la loro risoluzione.
Con questo manifesto si chiede che tutte le comunità, dai più piccoli borghi alle metropoli, ognuna nel rispetto della propria storia e delle proprie tradizioni, abbiano accesso ai diritti culturali, condizione necessaria per una vita sociale dignitosa, autenticamente democratica, aperta.
I diritti culturali a cui facciamo riferimento affondano le radici nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell'ONU, nella Costituzione Italiana, nella Dichiarazione Universale dell'UNESCO sulla Diversità Culturale, nella Carta di Nizza. Ne citiamo alcuni: diritto alla pace, diritto all’informazione, diritto all’identità e alla diversità culturale, diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, diritto a godere delle arti e dei beni culturali, diritto all’espressione culturale, ecc.
Prima ancora che sulla promozione delle attività istituzionali, dunque, è opportuno soffermarsi e riflettere insieme sugli ostacoli che insistono nel nostro territorio al pieno soddisfacimento di questi diritti.
Per questo le associazioni ed i movimenti promuovono e sottoscrivono questo manifesto, condividendo al contempo alcuni desideri che intendono presentare come obiettivi di un comune programma, elementi di base per una riforma culturale che parta dal basso e contamini la politica e le istituzioni.