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Bartoletti
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Senza filtro
- Ministro Alessandro Bianchi,
ci consenta di sottoporre alla sua cortese attenzione un breve elaborato, accluso alla presente, riepilogativo dei punti di forza che, a nostro avviso, l’aeroporto di Viterbo possiede rispetto alle candidate concorrenti ad ospitare il terzo scalo aeroportuale laziale. Nel suddetto allegato abbiamo inserito, tra l’altro, uno studio comparativo ed empirico sulle infrastrutture stradali e ferroviarie dei tre capoluoghi del Lazio candidati a ottenere l’ambito scalo aeroportuale.
Studio che, contrariamente a quanto sostenuto dai meno informati, non penalizzerebbe assolutamente Viterbo, relativamente alle tempistiche per raggiungere la Capitale.
Viterbo, sempre a nostro avviso, sarebbe la candidata ideale anche rispetto alle scelte di mercato degli operatori commerciali.
Difatti, Aeroporti di Roma Spa, papabile candidata alla gestione del terzo scalo laziale, ha già deciso che la sede migliore è Viterbo, ed all’uopo è stato presentato al Senato, concordemente con la medesima società, un recente disegno di legge in cui la stessa si impegna, oltre alla gestione, anche alla realizzazione dello scalo sopportandone i costi. Venisse anche un’altra società di gestione i ragionamenti fatti da ADR sarebbero mutuati dagli altri.
Ryanair, il primo operatore di voli low coast a Ciampino, e quindi presumibilmente tale anche nel terzo scalo suddetto, venendo a Viterbo risparmierebbe almeno 15 minuti di volo a tratta, ed inoltre coprirebbe un bacino d’utenza che, oltre a Roma, interesserebbe l’alto Lazio, la bassa Toscana, l’Umbria e il reatino, nonché si gioverebbe degli importanti collegamenti intermodali della stazione di Orte e del porto di Civitavecchia. Diversamente sarebbe costretta ad atterrare in un territorio ubicato tra due grandi realtà aeroportuali Fiumicino e Grazzanise in un territorio il quale non le darebbe alcuno sbocco commerciale al di là di Roma.
Alitalia vedrebbe penalizzati ulteriormente i suoi voli a causa dell’aumento della congestione del traffico che un aeroporto a sud di Roma causerebbe, mentre la scelta viterbese, addirittura, alleggerirebbe il caotico traffico aereo della capitale. Poi, chi utilizzerebbe mai la Compagnia di bandiera, dove i costi dei voli sono dieci volte superiori a ai low cost se per raggiungere Fiumicino ci vogliono 35 min di treno rispetto ai 33 di Latina. Europa docet.
Infine, ministro ci consenta di concludere con le parole espresse dai rappresentanti del “Comitato 8 ottobre per non dimenticare”. L'associazione che unisce tutti i familiari delle persone che nella mattina dell'8 ottobre 2001 hanno perso la vita sulla pista dell'aeroporto di Milano Linate.
Il Sodalizio presieduto dal dott. Paolo Pettinaroli, ha auspicato, in buona sostanza, che le decisioni tecniche non siano inficiate da quelle politiche:
“Il Comitato 8 ottobre, in merito alla querelle in atto fra Viterbo e Latina, per lo sviluppo di un nuovo aeroporto sul quale fare prevalentemente operare le compagnie "low cost" in costante sviluppo, desidera fare un appello alle Autorità aeronautiche ed istituzionali cui compete tale decisione: che la scelta del sito sia dettata unicamente da motivazioni tecniche la cui fondamentale ispirazione deve essere la Sicurezza del Volo e la tutela del cittadino-utente, fruitore ma anche finanziatore, in ultima analisi, dell'opera.
Il Comitato auspica che tutti i passaggi previsti dall'annesso 14 dell'ICAO e dalla normativa nazionale ed europea in merito, sia di squisita pertinenza logistico-operativa, che di natura ambientale e meteorologica, siano rispettati in piena trasparenza ed in assenza di pressioni politiche e campanilistiche, che dovrebbero, invece, garantire l'indipendenza della scelta più opportuna.
Premessa comunque di grande rilievo per l'orientamento della scelta, sono, ad avviso del Comitato, le valutazioni che saranno fornite dall’ENAV, attraverso opportune simulazioni, relativamente agli aeroporti di Viterbo, Latina, Guidonia e Frosinone, tenendo in debita considerazione i volumi di traffico che il futuro aeroporto dovrà garantire.
Le simulazioni, che prevedono, in funzione di posizione ed orografia, l'analisi di procedure di atterraggio e decollo, rotte d'ingresso ed uscita, flussi di traffico e, di conseguenza, il numero di possibili movimenti/ora, nonché la migliore condizione di operatività in considerazione delle rispettive procedure attualmente in essere per gli aeroporti di Ciampino e, soprattutto, Fiumicino, costituiscono la base fondamentale per la prevista ed adeguata operatività in sicurezza dell'eventuale futuro aeroporto.
Il Comitato 8 ottobre, nato con lo scopo di dare il proprio contributo al fondamentale diritto alla sicurezza dei cittadini, con particolare riferimento alla libertà di movimento, continuerà a seguire con attenzione l'iter per la individuazione del nuovo aeroporto, nell'aspettativa che le condizioni auspicate di scelta trovino concreta applicazione”.
Nella convinzione che si possa addivenire velocemente ad una scelta ottimale, previa una valutazione serena, ponderata e soprattutto che coinvolga tutte le realtà comprese quelle sociali come il nostro Comitato - Le rinnoviamo la Nostra richiesta di audizione.
In attesa di cortese riscontro le invio i miei più sentiti ossequi.
Il presidente del Comitato per l’aeroporto
Giovanni Bartoletti