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Le galle del Cinipide
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- Emergenza Cinipide del Castagno, il Consiglio della Comunità Montana dei Cimini approva all'unanimità una mozione programmatica per fronteggiare l'emergenza.
Dopo più di due ore di intenso dibattito alla presenza dei rappresentanti di Ministeri, Regione Lazio, Provincia di Viterbo, delle Associazioni di categoria, e di numerosissimo pubblico, e con una mozione programmatica approvata all'unanimità, si è concluso il Consiglio Straordinario della Comunità Montana dei Cimini convocato per fronteggiare l'emergenza cinipide del castagno.
Al Consiglio sono stati presenti il Dott. Camillo Picchiotti del Ministero delle Politiche Agricole, il Dott. Guido Vasciminno, del Servizio Fitosanitario della Regione Lazio, il Dott. Mauro Gianlorenzo, dirigente del Settore Agricoltura della Provincia di Viterbo, il Dott. Pierluca Galloppa, dell'Assessorato all'Ambiente della Regione Lazio, il Dott. Eraldo Grancini, dell'Assessorato all'Agricoltura della Regione Lazio, Stefano Bizzarri, dell'ARSIAL e i rappresentanti della Coldiretti, della CIA e di Confagricoltura.
Al termine del Consiglio è stato approvato il seguente documento che sarà inviato a tutti i Comuni del comprensorio dei Cimini per l'approvazione dai rispettivi Consigli comunali:
Mozione programmatica per fronteggiare l’emergenza “Cinipide”
Il Consiglio della Comunità Montana dei Cimini,
riunito
in data 18 maggio 2007 per la discussione delle problematiche connesse con la tutela ambientale insorte a seguito della grave infestazione da Cinipide del Castagno, evidenziatasi da alcuni mesi a causa della messa a dimora di nuove piantagioni di castagno provenienti da territori esterni alla zona cimina,
considerato
il perdurare della situazione di emergenza, che proprio in questi giorni appare assai più allarmante di quanto finora stimato in base, anche, alle attività di controllo e di monitoraggio dei focolai individuati,
valutato
quanto finora è stato possibile mettere in campo per suscitare le attenzioni e le iniziative necessarie ad arginare il rischio di disastro ambientale che si prospetta nella castanicoltura dell’area dei Monti Cimini,
ritenendo
sottovalutato dalle istituzioni, dalle amministrazioni e dagli enti preposti alla tutela ambientale e, per altri versi, anche da buona parte di proprietari, conduttori ed operatori della castanicoltura, il grave ed esteso grado di infestazione già appalesatosi in questo primo scorcio stagionale,
in considerazione
del danno economico, oltre che ambientalistico, che ne deriva per l’economia del viterbese e dell’assenza finora registratasi di sussidi governativi e/o regionali, nonostante gli obblighi che vengono imposti ai proprietari per fronteggiare l’emergenza, e la mancanza di strumenti validi, loro concessi, anche nelle modalità d’intervento,
visto
l’assenza di un piano da parte delle autorità di governo, con direttive dei ministeri dell’agricoltura e dell’ambiente tali da assicurare adeguate azioni di supporto alla difficile opera di contenimento richiesta agli agricoltori rispetto all’infestazione in atto,
chiede
l’attribuzione delle competenze in materia di gestione delle attività di controllo e di razionalizzazione degli interventi necessari per la conduzione della lotta alla Cinipide del Castagno mediante la costituzione della Conferenza dei Servizi con la presenza dei Comuni interessati, della Provincia, della Regione, dei ministeri Agricoltura, Ambiente e Sanità, degli enti di ricerca e delle categorie operanti nel settore,
al fine di
esercitare le necessarie iniziative per concretizzare in tempi brevi e con ogni possibile tipologia d’intervento tutte quelle azioni di contenimento che consentano di salvaguardare il territorio, l’ambiente e l’economia delle popolazioni dei Monti Cimini;
sollecita
la Regione Lazio a mettere in atto le previsioni di cui al Decreto Ministeriale 23 febbraio 2006, art.10, punto 2 anche ricorrendo ad una richiesta d’intervento straordinario governativo a favore dei produttori per le perdite derivanti dall’adozione dalle misure imposte dal decreto medesimo.
La Comunità Montana dei Cimini propone inoltre che venga istituito un tavolo permanente per la gestione dell'emergenza e la risoluzione definitiva del problema, con il coinvolgimento di tutti gli attori territoriali interessati poiché, come ha sottolineato il Presidente Angelo Cappelli durante il suo intervento, “è necessario dare delle risposte immediate ai castanicoltori dei Cimini coinvolgendo sinergicamente gli enti e le istituzioni interessate”.
Comunità Montana dei Cimini