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Riceviamo e pubblichiamo -
Facendo seguito alle notizie apparse sulla stampa, mi corre l’obbligo, per onore di verità e per rispetto verso le istituzioni e la cittadinanza tutta, di ricordare al presidente del consiglio Sandrino Aquilani, l’esatta ed oggettiva cronistoria, al di fuori di ogni opportunistica interpretazione, delle vicende relative al suo rifiuto di convocare il Consiglio Comunale:
- in data 7 aprile 2007, con nota prot. n. 5262 da lei ricevuta in data 12/4/07, nr. 10 Consiglieri Comunali hanno richiesto la convocazione del Consiglio Comunale per l’approvazione del seguente ordine del giorno:
programma triennale ed annuale dei lavori pubblici - approvazione definitiva;
approvazione Regolamento addizionale IRPEF;
individuazione delle aree da cedere in proprietà o diritto di superficie e prezzo di cessione; conferma aliquota ICI; approvazione bilancio di previsione 2007 e relativi allegati.
- In data 12/4/2007, l’assessore al Bilancio, con nota indirizzata a Lei e, per conoscenza, al Presidente della II Commissione, chiedeva che si provvedesse alla sollecita convocazione della Commissione Bilancio, precisando che il materiale relativo al suddetto Bilancio era disponibile presso gli Uffici Finanziari.
- Con nota assunta agli atti di questo ente, il 17/4/2007, con prot. 5910, Ella richiedeva la trasmissione degli atti relativi ai punti da inserire all’ordine del giorno, come da richiesta di convocazione del Consiglio Comunale datata 12/4/07, prot. 5262.
- Il sindaco, con nota prot. 5893 del 16/4/07, Le richiedeva la convocazione della Conferenza dei Capigruppo consiliari per il giorno 20/4/2007, alle ore 9.00.
- L’assessore al Bilancio, in data 17/4/07, a seguito delle dimissioni presentate dal Presidente della II Commissione Consiliare, scriveva al Vice Presidente, chiedendogli la convocazione della suddetta Commissione e mettendo in evidenza che, come da principi generali del diritto amministrativo, la Commissione rimane in vigore, in regime di tacita prorogatio, fino a sua modifica.
- Con nota del 18/4/07, prot. 6056, da ella ricevuta nello stesso giorno alle ore 11.30, come da Sua annotazione in calce, la informavo che tutta la documentazione relativa ai punti da inserire all’ordine del giorno (schema Bilancio, parere Revisori, schemi delibere prodromiche Bilancio), era già pronta presso la Casa Comunale sin dal 16/4/2007, ma che, in via del tutto eccezionale, le veniva trasmessa presso la Sua dimora.
Ella, con ben due note, la prima del 19/4/07, e la seconda del 26/4/07, faceva presente che non sussistevano le condizioni per la convocazione della conferenza dei capigruppo, delle commissioni consiliari e del consiglio stesso.
Sono seguite altre sollecitazioni da parte del sindaco, che mettevano in evidenza i gravi pregiudizi in cui sarebbe incorsa l’Amministrazione Comunale per la mancata convocazione del consiglio comunale e, soprattutto, l’obbligo di ottemperare che costituisce per lei detta convocazione.
Nel ribadire, quindi, di aver predisposto tutto quanto necessario alla convocazione, spiace dover constatare come ella si ostini nel suo comportamento, che, sembrerebbe palesare l’arrogarsi di un potere che certamente non le compete.
Il sindaco di Vetralla
Massimo Marconi