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La moto d'acqua
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L'assessore Mazzola
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- Subito salvato un surfista con la moto d'acqua.
Doveva essere solo un’inaugurazione, seguita da un’esercitazione dimostrativa. E invece la cerimonia di consegna della moto d’acqua è stata accompagnata dopo pochissimi minuti da una vera operazione di soccorso.
Ieri a Tarquinia l’assessore alla Protezione civile della Provincia, Mauro Mazzola, ha tenuto fede all’impegno preso poche settimane fa: dotare i Vigili del fuoco di Viterbo di un mezzo per il salvataggio in mare.
Motore potente, è in grado di raggiungere la velocità di 55 nodi. E quindi di soccorrere rapidamente persone in difficoltà.
L’iniziativa rientra nel quadro di un progetto di più ampio respiro elaborato da Palazzo Gentili insieme alla Regione Lazio, alla Prefettura e agli stessi Vigili del fuoco, che prevede a breve la consegna di una ulteriore moto d’acqua.
La prima quella acquistata dalla Provincia e consegnata ieri rimarrà a disposizione a Tarquinia per essere utilizzata su tutto il litorale; la seconda grazie alla Regione servirà anche per i laghi della Tuscia.
La giornata, che in seguito avrebbe riservato sorprese, è iniziata così.
“L’idea progettuale a più voci ha detto Mazzola oggi si concretizza. Grazie a questo mezzo, la cui richiesta è stata avanzata dagli stessi Vigili del fuoco, sarà possibile intervenire in caso di necessità nel giro di pochi minuti.
Così registriamo un ulteriore passo in avanti sul fronte della sicurezza, offrendo a questi uomini una opportunità in più di salvare vite umane”. Poi ha auspicato la riapertura del centro polivalente di Protezione civile alle Saline, dove sarebbe possibile in migliore coordinamento delle forze in campo.
All’iniziativa erano presenti anche il vice prefetto Roberta Monni e i rappresentanti di forze dell’ordine, Protezione civile, Croce Rossa, Capitaneria di porto e volontari: a tutti loro il ringraziamento dell’assessore Mazzola.
Il vice prefetto ha sottolineato la disponibilità sia della Provincia, sia della Regione Lazio, mentre i Vigili del fuoco hanno spiegato che l’assenza delle moto rappresentava proprio l’anello debole della loro dotazione. Perché specialmente in acqua la cosa migliore da fare è intervenire subito. E infatti domani stesso daranno il via a un corso di formazione per utilizzarla al meglio.
Quindi, alla fine della cerimonia l’imprevisto. Fortunatamente nulla di grave. Mentre tornavano con il mezzo appena ricevuto, i Vigili del fuoco di Viterbo hanno avvistato in acqua un surfista in difficoltà, che anche a causa del vento aveva perso la tavola. Così proprio pochi minuti dopo la simulazione del soccorso si sono subito trovati di fronte alla realtà. E tutto ha funzionato: è stato accompagnato a riva.
“Per noi conclude Mazzola solo sapere di aver permesso di aiutare una persona è motivo di grande soddisfazione. Significa che ciò che abbiamo fatto è una buona e utile operazione per la sicurezza di tutte le persone”.