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Riceviamo e pubblichiamo
- E’ un S.O.S Quello che viene lanciato dal Comitato di S. Agostino.
Stiamo assistendo alle molte polemiche sulla chiusura al traffico della zona di S. Pellegrino: chi vuole eliminarlo, chi lo desidera regolamentare e chi invece vuole arrivare con l’auto fin dentro ai bar.
In questo contesto ricordiamo a tutti che S. Faustino, una delle piazze più belle del centro storico caratterizzata dalla tipica fontana a fuso, è perennemente invasa dal traffico.
La piazza è crocevia di strade importanti e sede di un mercatino rionale rimasto fedele alla nostra tradizione popolare.
A memoria d’uomo questa piazza è sempre stata un luogo pieno di vita, abitato da famiglie, meta di incontri, passaggio per chi si dirige in centro, sede di molte attività commerciali.
Dopo la chiusura di via Marconi, le auto provenienti da piazza del Sacrario, si dirigono su via Maria S.S. Liberatrice (la strada che collega la zona di S. Agostino al quartiere di S. Faustino), una tipica via del centro inadatta a sostenere un transito così elevato.
Questa situazione genera intasamenti e code interminabili sugli incroci della piazza, con effetti disastrosi su tutta la zona circostante: via Cairoli, piazza della Rocca, via Signorelli fino a viale Bruno Buozzi.
Ormai via Maria S.S. Liberatrice e piazza S Faustino sono diventate impraticabili, l’aria è irrespirabile per lo smog.
Inoltre tra auto, camion, furgoni e mezzi pubblici è pericoloso camminare tranquillamente.
Il danno della chiusura di Via Marconi e le conseguenti modifiche della viabilità della zona, sta facendo sentire sempre di più i suoi terribili effetti.
I residenti di questa zona si domandano se è questa la riqualificazione del centro storico che tanti aspettavano, ma soprattutto perché i provvedimenti sulla viabilità, danno sempre la sensazione di essere frutto di improvvisazione, piuttosto che il risultato di studi approfonditi e razionali.
Perché la nostra l’amministrazione comunale non si rende conto che la vivibilità e la riqualificazione (o presunta tale) di un’area, qualunque essa sia, non può essere a danno di alcuni rispetto ad altri?
È ora di finirla di provocare dispute tra i cittadini, contrapposizioni e scontri tra pro e contro.
Qualcuno vorrebbe far credere che i viterbesi siano felici come non mai, si organizzano le feste, ci sono le bancarelle, sorgono tanti palazzi nuovi (e le strade?), le aiuole delle rotonde sono sempre più curate, tanti alberi vengono rimpiazzati, sono rari ovunque i cestini per le cartacce quindi possiamo sporcare dove ci pare, ci sono tanti locali aperti fino al mattino e nessuna vigilanza a rompere le scatole, insomma una pacchia, che cosa vogliamo di più?
Vogliamo ancora protestare perché nel centro storico si vive nel degrado?
I residenti dei quartieri intorno a piazza S. Faustino non ne possono veramente più, il traffico in questa zona è diventato intollerabile, altro che via S. Lorenzo!
Per evitare la solita estemporanea proposta di chiusura di qualche via, sarebbe finalmente ora di elaborare un progetto sulla viabilità dell’intera città, per contribuire a rendere Viterbo ed in particolare il centro, vivibile ed al contempo viva, operosa ed accattivante per turisti, abitanti della periferia e per le persone provenienti dalla provincia.
Proponiamo, nel frattempo che si compia la grande opera progettuale, una soluzione che potrebbe risolvere il problema del traffico in zona S. Faustino, cioè restituire Via Marconi al transito veicolare (lasciandola chiusa al traffico solo nei giorni festivi) e rivalutare la potenzialità di via del Pilastro, la strada che costeggia le mura da porta Faul fino a porta Fiorentina.
Questa strada è poco sfruttata, ma potrebbe sicuramente smaltire molto traffico del centro poiché corre parallela a via Maria S.S. Liberatrice, S. Faustino, e Piazza della Rocca.
Amiamo il nostro quartiere, un quartiere vivo, dai sapori antichi, che in questi ultimi anni però ha dovuto sopportare le conseguenze di un’idea realizzata con poco raziocinio.
Comitato di S. Agostino