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- “Con l’approvazione della delibera e degli emendamenti della province di Roma e Viterbo e la richiesta arrivata anche dal presidente della Regione Marrazzo di riaprire la conferenza dei servizi viene rafforzata un’indicazione chiarissima: i cittadini e gli enti che li rappresentano non vogliono il carbone ma chiedono di puntare su energia pulita e fonti rinnovabili”.
Lo affermano Ivano Peduzzi, capogruppo del Prc alla Regione Lazio e Anna Pizzo, consigliera regionale di Ambiente e Lavoro, che esprimono ‘grande soddisfazione’ per il voto espresso oggi dai consigli provinciali di Roma e Viterbo riuniti in seduta congiunta e straordinaria a Palazzo Valentini e per la decisione della Regione Lazio, annunciata da Marrazzo, di associarsi alla richiesta di riapertura della conferenza dei servizi e di richiedere al ministro Bersani il riesame di tutti gli atti che hanno portato ad autorizzare la conversione a carbone di Torre Valdaliga Nord.
“L’evento di oggi aggiungono i due consiglieri regionali - è un grande esempio di democrazia e partecipazione che riapre in modo inequivocabile la partita di Torre Valdaliga Nord.
Oggi le istituzioni locali si sono espresse chiaramente e di questo il governo nazionale deve tenere conto. In un momento in cui anche l’Unione Europea ha chiesto all’Italia di abbassare il tetto delle emissioni di Co2 proseguono non si può continuare ad investire sulle centrali a carbone, che notoriamente sono quelle con le maggiori emissioni di questo tipo.
E’ necessario, invece, investire, sulla produzione di energia pulita per uno sviluppo sostenibile in grado di coniugare tutela dell’ambiente e della salute con il diritto al lavoro. Seguendo questa strada enormi sarebbero le prospettive di creare nuova e duratura occupazione tutelando allo stesso tempo il diritto dei cittadini a vivere in un ambiente sano”.