Riceviamo e pubblichiamo
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Il comune di Vetralla
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- Eccellenza,riteniamo doveroso informarla, anche a seguito del documento che Le e’stato inviato dai consiglieri della maggioranza ,sullo svolgimento del Consiglio Comunale del 22.05.2007.
Come a Lei noto, con precedenti comunicazioni le abbiamo segnalato dall’inizio della costituzione della nuova maggioranza, la completa mancanza di tutti gli organi previsti dalle norme di legge, dallo statuto comunale e regolamenti, esortando il sindaco ed il presidente del consiglio ad ottemperare a tale obbligo per consentire a tutti i Consiglieri Comunali di svolgere il proprio ruolo come previsto dalla Legge.
Purtroppo tutte le nostre reiterate richieste in tal senso non hanno prodotto alcun effetto.
Nella seduta di Consiglio Comunale svoltasi il 22.05.2007 con all’ordine del giorno il bilancio di previsione 2007, che in virtù dei termini di legge e della diffida da lei inviata a tutti i consiglieri comunali, doveva essere approvato inderogabilmente alla sopraddetta data, non essendo stati messi in condizione di poter svolgere il nostro ruolo per i motivi sopra detti, siamo stati costretti a chiedere al presidente del consiglio, prima della trattazione dei punti all’ordine del giorno, di disporre il rinvio dei punti in questione, in virtù dei poteri conferitegli dall’art. 20 comma 5 del Regolamento.
Abbiamo evidenziato all’intera assemblea tutte le normative e regolamenti disattesi dal Sindaco, calpestando la vita democratica del Consiglio Comunale, con conseguente esclusione della figura del consigliere comunale dall’attività’ dell’ente, unitamente a quella del cittadino.
E’ stato tra l’altro evidenziato come la maggioranza non può prevaricare, in quanto tale, leggi, statuti e regolamenti, altrimenti verrebbe meno la democrazia, la quale si fonda sul rispetto delle leggi.
A tal proposito e’ stato richiesto al presidente del consiglio, in qualità di garante e di figura al di sopra delle parti, con forza e determinatezza, con interventi scritti e depositati al verbale, il rispetto delle leggi, dello statuto e dei regolamenti, l’inosservanza dei quali, costituisce un vero e proprio abuso, la cui responsabilità va al di la di quella amministrativa.