- Operatori e docenti a scuola di formazione e orientamento
Formarli nelle scuole, ma anche orientarli al lavoro una volta conclusi gli studi.
Il presente e il futuro degli alunni di medie e superiori al centro dei lavori di amministratori, dirigenti scolastici e operatori dei Centri per l’impiego, riuniti questa mattina a palazzo Gentili per discutere del “Progetto orientativo/formativo per le scuole secondarie di primo e secondo grado”. Sul banco dei relatori, l’assessore alle Politiche del lavoro Stefano Di Meo, che ha organizzato l’appuntamento, il direttore generale Luciano Dottarelli, il dirigente scolastico provinciale Romolo Bozzo e un docente dell’Università della Tuscia, Luciano Osbat.
“Continua il percorso di collaborazione tra i vari livelli istituzionali per portare e ricevere sollecitazioni dal mondo della scuola afferma Di Meo -. Lo scopo del servizio di obbligo formativo dei centri per l’impiego è capire quali sono le aspettative dei ragazzi e quindi di guidarli nel raggiungimento dei loro obiettivi. I giovani vanno aiutati, sia nella scelta del percorso di studi, che poi nella vita professionale in base alle predisposizioni e alle conoscenze acquisite. E per farlo vanno ascoltate quelle professionalità che vivono a più stretto contatto con loro”.
Sulla volontà della giunta Mazzoli di investire nella formazione si è incentrato il direttore generale. “Non possiamo certo sostituirci alla scuola dice Dottarelli ma il nostro proposito è fornire agli insegnanti un’intelaiatura di indicazioni, obiettivi, proposte, al cui interno ogni istituto inserisca poi i propri programmi d’azione”.
A seguire, è stato presentato il progetto orientativo e formativo per le scuole secondarie di primo grado. Articolato in quattro laboratori della durata totale di 48 ore, da spalmare nei tre anni di scuola media inferiore, il programma aspira a diventare parte integrante del percorso educativo dei ragazzi.
Nel primo modulo si partirà con la somministrazione del test per la valutazione del disagio e della dispersione scolastica, per poi passare al laboratorio “Informazioni. Dalle regole imposte alle regole condivise”. Il secondo modulo inizierà con il laboratorio “Creatività. Ricomincio dalle parole”, che mira a sviluppare le capacità comunicative e di collaborazione tra i ragazzi. L’ultimo modulo, infine, sarà incentrato sul laboratorio “Relazionalità. Le coordinate dell’adolescenza”.
Secondo progetto presentato, quello denominato “Indagine conoscitiva sulle quarte classi delle scuole superiori”, basato sulla somministrazione agli alunni del penultimo anno delle secondarie di secondo grado del test “Io di fronte alle situazioni”, per valutare i modi con cui i ragazzi affrontano nuove esperienze.
La parola è quindi passata al professor Osbat, che ha presentato il cd-rom “Dalla formazione al lavoro: le nuove politiche del lavoro dopo la riforma Biagi”. Spazio, infine, alle dibattito con i docenti e gli operatori del centro per l’impiego che numerosi hanno partecipato all’iniziativa.