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- Violenza sessuale su una minorenne, parla uno degli otto ragazzi, tutti tra i sedici e i diciassette anni, che avrebbero partecipato.
Come gli altri sette è agli arresti domiciliari, ma raggiunto al citofono dai cronisti del Messaggero, cerca di spiegare come sono andate le cose.
“C’ero anche io dice è durato solo un paio di minuti il mio rapporto sessuale, so di aver fatto una ragazzata. Sono pentito, ma non c’è stata violenza”.
Giovanni Franceschini, preside dell liceo frequentato dalla ragazza, invece, ricorda i giorni successivi all’episodio.
“Quando dopo tre giorni spiega al Messaggero è tornata, non era più la ragazza vivace, ambiziosa e dall’ottimo rendimento scolastico.
Si era chiusa in se stessa e non parlava”.
Alla fine è scoppiata a piangere, proprio quando il preside si trovava in classe. Prendendola in disparte ha provato a farla parlare.
“C’è voluto molto tempo - continua il preside - dopo essersi confidata ha continuato a venire a scuola. Aveva chiesto di non parlarne con i genitori, noi la convincemmo a vedere uno psicologo. Perché la scuola non poteva non agire, non avvisare la Asl.
Feci in modo che lei venisse a scuola, poi il personale la accompagnava al consultorio”.
Fin quando la questura non è intervenuta.
Sulla violenza, intanto, circolano voci secondo cui ci sarebbe anche un video girato con il telefonino, da uno dei ragazzi.