|
Copyright Tusciaweb
|
Riceviamo e pubblichiamo -
A proposito del Summer Village, che con il caldo ritorna a tormentarci al solo pensarci, la rima è spontanea, gli abitanti delle aree limitrofe a Prato giardino, ringraziano gli amministratori che dopo anni di proteste, hanno finalmente discusso la questione nella sede opportuna, in una commissione, cosa che avrebbe dovuto essere fatta prima, visto che certe scelte coinvolgono molti cittadini.
Purtroppo però nonostante le buone intenzioni crediamo che il problema non sia stato risolto ma si sta progettando di spostarlo da un’altra parte.
Ci prendiamo quindi la libertà di prevedere un’estate rovente per la pessima ripercussione di questa scelta.
La proposta fatta dai comitati cittadini aderenti a Viterbo migliore era quella di spostare questa manifestazione fuori dal centro urbano, imporla di nuovo ai cittadini dimostra una scarsa sensibilità e assenza di rispetto per tutti coloro che per più di un mese saranno costretti a passare la notte in bianco con effetti disastrosi sulla salute.
Bisogna quindi ricordare per amore della civiltà che esistono molte realtà dietro ogni porta e ogni finestra della città, non vi dimorano solo i festaioli, ma intere famiglie con bambini, anziani e malati, con il diritto sacrosanto di poter dormire almeno la notte.
Esistono montagne di norme e leggi che stabiliscono i principi fondamentali per la tutela dell’ambiente esterno e dell’ambiente abitativo dall’inquinamento acustico ai sensi e per gli effetti dell’art. 117 della costituzione, tanto per citarne una, la Legge 447/95 all’art 2 dice a proposito dell’inquinamento acustico: L’introduzione di rumore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell’ambiente abitativo o dell’ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi.
Perché a Viterbo queste leggi non vengono rispettate? Non siamo Italiani? Eppure le tasse le paghiamo!
Il Summer Village nel centro storico amplificherà i problemi dei residenti che già da qualche anno ne hanno visto diminuire drasticamente la vivibilità, non certo determinata da qualche auto che transita, ma dal degrado, dall’abbandono, dagli schiamazzi notturni provocati da locali e localini che senza alcuna regola restano aperti fino al mattino.
La scelta che si vuole imporre è la solita improvvisazione per cercare di salvare capra e cavoli, o di tappare una falla con un coriandolo, ma non è certo con qualche bancarella sparsa in giro che si risolve il problema dei residenti, e tantomeno quello dei commercianti, il centro storico per essere rivitalizzato deve essere riqualificato, con uno studio a 360°, con reali proposte di investimento da parte del Comune, magari i soldi che si spendono per il Summer Village potrebbero già essere di aiuto.
Se Viterbo vuole le sue feste ben vengano, ma il Comune bisogna che trovi un’area adatta ad ospitarle, vogliamo l’aeroporto e non siamo in grado di attrezzare un’area per le manifestazioni?
Nel centro storico le feste vanno regolamentate rispettando le leggi, sia di orari sia di lunghezza che nei centri non dovrebbe superare i sette giorni, provate immaginare la fiera di S. Rosa che dura un mese! Come dice il proverbio “lo scherzo è bello quando dura poco”
Comitato Centro Storico - Comitato Pratogiardino - Comitato Piazza della Rocca - Comitato S. Agostino - Coordinamento Viterbo migliore