Riceviamo e pubblichiamo
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- A proposito del comunicato dei Verdi di Viterbo, desidero precisare a nome di tutto il personale del reparto di medicina protetta malattie infettive di Viterbo e delle migliaia di persone che si muovono ogni giorno tra Roma e Viterbo che la possibilità di avere un aeroporto e finalmente infrastrutture di collegamento degne di una città, non sono perseguiti da una lobby ma da gran parte della popolazione viterbese.
In democrazia ci si conta, proviamo a farlo.
Ben venga lo studio di impatto ambientale, ma non vorrei che per veti e interessi non dichiarati, come accaduto in passato, si corra il rischio che lobby politiche impediscano lo sviluppo della Tuscia e con essa la possibilità di uscire da un'isolamento che è costato sottosviluppo, emigrazione, emarginazione.
Assisi, Perugia, e mille altre città hanno mantenuto intatta la loro bellezza pur disponendo di autostrade di collegamento. Terminiamo la "bretella per Civitavecchia ", consentiamo il raddoppio della Cassia, costruiamo il doppio binario. Forse non tutti lo sanno ( o recitano una parte?) ma è possibile farlo nel rispetto dell'ambiente e dei borghi.
La situazione del comparto turistico della Tuscia è di crisi latente non perché manca lo scalo aereo ma perché c'è sempre stato chi scambia il proprio dito con la Luna.
Giulio Starnini responsabile unità operativa medicina protetta -
Mal.Infettive Osp. Belcolle Viterbo- Coordinatore staff sanitario
Dipartimento amministrazione penitenziaria Roma