Riceviamo e pubblichiamo
- Lunedì mattina la conferenza dei capigruppo si riunirà in Provincia per stabilire la data di un prossimo consiglio provinciale aperto, che tratti l’emergenza relativa al sempre più diffuso smaltimento illecito dei rifiuti tossici nella Tuscia.
Sull'argomento interviene il capogruppo di Rifondazione Massimo Miccini: “Per quanto compete alla Provincia ci sembra improrogabile un ridispiegamento del corpo di Polizia Provinciale, dalle funzioni di protezione faunistica a quelle inerenti il controllo e la prevenzione del traffico illecito dei rifiuti.
La difesa dalla penetrazione di eco-mafie sempre più aggressive, rappresenta per la nostra terra una priorità assoluta, rispetto ai pur importanti mansioni che la polizia provinciale ha sin qui assolto.
Allo stesso tempo il crescendo di disastri scoperti negli ultimi anni, rende evidente la necessità a Viterbo di un presidio permanente del Noe, il nucleo per la tutela ambientale dei carabinieri.
La Tuscia con le sue centinaia di cave dismesse e non, con la sua grande estensione di aree agricole, è il ricettacolo ideale per i veleni di imprenditori senza scrupoli.
Siamo tutti sotto l’attacco di un’economia criminale - continua Miccini- ciò impone delle misure che vadano oltre l’ordinario, fin qui permeabile, armamentario dei controlli amministrativi.
Una rete di vigilanza - insiste Miccini- va attivata a cominciare dalle istituzioni, per arrivare necessariamente ad una mobilitazione permanente dei cittadini stessi, i quali, se opportunamente informati ed allertati, rappresentano sul territorio la più preziosa, capillare e diffusa possibilità di segnalazione di anomalie o reati nella gestione ambientale”.
Partito della Rifondazione Comunista / Sinistra Europea
Gruppo Consiliare alla Provincia di Viterbo