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Riceviamo e pubblichiamo
- Esordisce male la neo-presidentessa Grassini nel commentare su questo giornale la questione delle mense.
Evidentemente e sostanzialmente poco al corrente di come la vicenda del servizio di refezione scolastica si è andata evolvendo dall’aggiudicazione del bando fino ad oggi, ha superficialmente accusato la minoranza di speculazione politica e di non lavorare per il bene comune e della città.
Ebbene ribadiamo che solo grazie al centro - sinistra si è potuto giungere alla rescissione del contratto d’appalto di fronte all’evidenza di un servizio nato male e proseguito nel peggiore dei modi.
Peraltro le madri dei bambini che usufruiscono del servizio ed i lavoratori delle mense presenti ai lavori del consiglio hanno potuto ben ascoltare e giudicare il ruolo della minoranza e le ragioni che ci hanno spinto a chiedere le dimissioni dell’assessore.
Inoltre, nel dibattito, sono emerse chiare, anche da ampi settori della maggioranza, le critiche sulla modalità di gestione del servizio, ed il capogruppo dell’Udc D’Angelo, fra le righe ma con chiarezza, sulla stampa ha manifestato l’opportunità delle sue dimissioni.
Esordisce male e persevera nell’errore, probabilmente perché non presente alla seduta consiliare, accostando pericolasamente le questioni giudiziarie che riguardano il comune di Montefiascone alla vicende della mensa scolastica.
Abbiamo letto come sulla vicenda di Montefiascone la signora Grassini è stata già ampiamente smentita nella sostanza e nelle sue dichiarazioni proprio dallo stesso circolo di Alleanza Nazionale della città falisca .
Vogliamo ribadire che negli interventi dei consiglieri di minoranza non una sola parola è uscita per introdurre questioni giudiziarie nell’ambito di questa vicenda che a noi non interessano e che sono lontane dal nostro modo di pensare e di agire e se vi è stato un tentativo di accostare le due vicende questo si è verificato solo negli interventi del consigliere Scaramuccia e dello stesso sindaco.
Alle dichiarazioni della Grassini si affiancano le dichiarazioni del capogruppo di An Federici che fanno perfino tenerezza nel tentare una difesa d’ufficio dell’assessore che non gli abbiamo sentito pronunciare in consiglio comunale.
Il commento riservato al giornale che con il suo lavoro ha permesso che una questione di tale impatto sulla città non rimanesse solo nel ”palazzo” è chiaro indice di qual è il suo concetto di democrazia e di quale ruolo riserverebbe alla stampa che non si allinea.
Per la presidente Grassini comunque vi saranno altre occasioni per “esternare”, quando magari sarà più al dentro delle vicende del comune di Viterbo mentre dal capogruppo Federici ci aspettavamo un suo intervento in consiglio e non solo sulle pagine dei giornali.
Ds- Margherita- Lista civica Severo Bruno
per il partito democratico