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Riceviamo e pubblichiamo
-Egr. ministro Arturo Parisi,
domenica scorsa, a Pratica di Mare, mentre Lei contemplava le evoluzioni della nostra Pattuglia Nazionale, un vecchio Comandante della Scuola Elicotteri di Frosinone mi spiegava l’assurdità dell’ipotesi di spostare l’aeroporto di Ciampino tra i monti del frusinate, dove sia l’orografia della zona che le condizioni meteo non hanno nulla a che invidiare ai luoghi più impervi delle nostre alpi.
Posti buoni per i militari che devono operare in ogni situazione ed abituarsi alle gincane tra una vetta e l’altra, ma sicuramente inidoneo ed insicuro per i meno abituati piloti delle compagnie low cost che le montagne preferiscono guardarle dall’alto, anziché di lato.
Prossimamente, infatti, sarà presa la decisione relativa alla localizzazione del terzo polo aeroportuale laziale destinato ad accogliere i voli low cost della Capitale.
All'uopo il Ministro dei trasporti ha nominato una commissione tecnica composta da ENAC, ENAV e Gabinetto del Ministero Difesa al fine di individuare quale tra Viterbo, Latina e Frosinone sia il sito migliore per realizzare il suddetto scalo.
Pur non conoscendo nel dettaglio i risultati ufficiali delle valutazioni tecnico - operative espresse dai citati organi, abbiamo fondato motivo di ritenere che tutti gli Organismi sopraccitati si siano tecnicamente espressi in assoluto, e senza riserve, a favore di Viterbo.
Tale convinzione è confermata, non solo da quanto detto citato esperto Comandante di Frosinone, ma soprattutto dal pronunciamento che gli Organi di vertice degli Enti istituzionali suddetti espressero senza riserve - in occasione di un recente convegno sul tema aeroportuale laziale.
In particolare l'AM, che ha due importanti Scuole di Volo sugli gli aeroporti di Latina e Frosinone, ha ritenuto incompatibile l'attività dell’aviazione commerciale con l’attività di addestramento al volo che oltre l’aeroporto impegna tutto lo spazio aereo sovrastante la pianura pontina e la vallata del frusinate.
Diversamente a Viterbo, già da qualche tempo, il Suo Ministero sotto la regia del Sottosegretario (Direzione Generale dei Lavori e del Demanio GENIODIFE) in vista di un successivo accordo di programma con altri Enti tra cui la Regione Lazio, la Provincia, il Comune e la Camera di Commercio di Viterbo, pur ritenendo imprescindibili le esigenze militari, esprimeva parere pienamente favorevole all’apertura del locale aeroporto T. Fabbri al traffico aereo civile e commerciale, ritenendo le attività operative ed addestrative del Reparto compatibili con le esigenze dell’Esercito.
Tali intenti, riconfermati anche di recente, nel rispetto assoluto della diuturna, preziosa ed insostituibile attività dei Cavalieri dell’Aria, nostri Cittadini onorari, confermano che a Viterbo, nessuno dovrà fare le valige per far fronte ad altre esigenze.
Di contro un’eventuale localizzazione del terzo scalo laziale nel capoluogo Pontino o a Frosinone comporterebbe, come asserito anche dal Capo di SMA dell’AM, necessariamente un trasferimento altrove degli uomini dell’arma Azzurra con conseguenti, e significativi, costi sociali ed economici.
Sebbene, quindi, gli Organi tecnici citati abbiano indicato Viterbo come unico scalo praticabile per sostituire, o meglio integrare, l’attività di volo commerciale dell’aeroporto di Ciampino, alcuni esponenti politici e non, mossi da interessi campanilistici e non, spingono le loro energie per localizzare il nuovo aeroporto su Latina o peggio ancora su Frosinone.
Tale eventualità sarebbe dettata certamente ed esclusivamente da una logica assurda in netta contrapposizione con i pareri tecnico-operativi forniti dai massimi esperti istituzionali in materia aeroportuale e di volo, comporterebbe, necessariamente, come affermato dal Capo di SMA dell’AM il trasferimento della base militare dalla città prescelta ad altro luogo da individuarsi.
Ministro Parisi, faccia in modo che i servitori della Patria non siano trattati ancora una volta come pacchi postali o come coloro i cui interessi, le cui tradizioni la cui storia possa essere cancellata da un “tanto li possiamo trasferire altrove”.
Facendomi portavoce dei tanti militari dell’Arma Azzurra che hanno contattato il nostro Comitato rappresentando giustamente che le esigenze delle Forze Armate hanno pari dignità con le altre esigenze, Le chiedo, previa lettura dei suddetti pareri tecnici, di tutelare quegli uomini e il loro destino. Tutelerà al contempo una scelta giusta presa da tecnici esperti super partes.
Nella convinzione che il Ministro Bianchi di concerto con le esigenze delle Forze Armate da Lei rappresentate possa addivenire velocemente ad una scelta ottimale, previa una valutazione serena e ponderata Le inoltriamo richiesta di audizione.
Il presidente del Comitato per l’aeroporto
Giovanni Bartoletti