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Piazzai
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- Alleati contro gli illeciti ambientali. E’ stato presentato stamattina il “Rapporto ecomafie 2007” stilato da Legambiente con l’ausilio delle forze dell’ordine e dell’Osservatorio “Ambiente e legalità” della Provincia di Viterbo. Alla presentazione hanno partecipato: l’assessore all’Ambiente Tolmino Piazzai, il giudice Ferdinando Imposimato, la presidente provinciale di Legambiente Pieranna Falasca, il responsabile dell’Osservatorio regionale Mauro Veronesi e il coordinatore dell’Osservatorio provinciale Umberto Cinalli.
Numerose inoltre le scuole presenti in sala, che hanno assistito alla presentazione del dossier e che hanno illustrato i lavori, svolti durante l’anno scolastico sul tema della legalità ambientale.
Il “Rapporto Ecomafie 2007”, relativo agli illeciti ambientali nella regione Lazio, indaga puntuale sui crimini compiuti anche nel territorio della Tuscia. E offre una dettagliata analisi della situazione, anche grazie al lavoro svolto dall’Osservatorio provinciale che è stato istituito per fornire informazioni e segnalazioni a tutti coloro che vogliono intervenire in merito.
“L’Osservatorio spiega l’assessore Piazzai è stato istituito 3 mesi fa ed è stato predisposto per fornire specifiche spiegazioni e per ricevere le segnalazioni dei cittadini. Esistono infatti due numeri (331.4496350 800911856) che sono sempre attivi per tutte le esigenze”.
Inoltre dalla prossima settimana sarà attivo un sito internet per tutte le segnalazioni (www.provincia.vt.it/ambiente/osservatorioael.htm).
“L’Osservatorio dice ancora Piazzai affronta due temi di grande attualità: la tutela dell’ambiente e la legalità. A questa istituzione è quindi affidato il compito di elaborare e raccogliere dati sulle attività illecite che si perpetuano sul territorio. Un compito delicato e importante che dovrebbe essere portato avanti sia delle istituzioni locali che dalla società civile.
C’è quindi bisogno di compiere uno sforzo culturale e di cambiare punto di vista. Nostro compito è quello di riuscire a vedere nell’ambiente non un impaccio per lo sviluppo ma una risorsa. Solo con cittadini attivi, partecipi e con una forte appartenenza al territorio però è possibile una simile svolta”.
Il dossier è stato illustrato nel dettaglio dal responsabile dell’Osservatorio regionale Mauro Veronesi. “Il rapporto del 2006 definiva la nostra regione dice nuova frontiera delle ecomafie.
Questa definizione derivava dalla constatazione che il Lazio, nella triste classifica nazionale delle illegalità ambientali, si collocava al 5° posto, ossia immediatamente dopo le 4 regioni a tradizionale insediamento della criminalità organizzata (Campania, Calabria, Sicilia e Puglia).
E, in conseguenza di ciò, la regione Lazio si poneva, per la sua posizione geografica, come nuova frontiera territoriale dove le ecomafie stavano organizzando lo sfondamento. Quest’anno il rapporto non cambia e riconsegna al Lazio lo stesso posto. Cambia però la definizione. Parliamo ormai non più di frontiera ma di avamposto consolidato, visti i 1806 reati effettuati”.
L’Osservatorio “Ambiente e Legalità” della Provincia di Viterbo sarà intitolato alla memoria del giudice Rosario Livatino, ucciso dalla mafia il 21 settembre 1990.