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Valerio De Nardo
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Riceviamo e pubblichiamo -
Sabato pomeriggio si apre il congresso dell’Unione comunale dei Ds di Viterbo e nello stesso momento si svolgerà a Roma la manifestazione nazionale di presentazione di Sinistra democratica per il socialismo europeo, il movimento guidato da Fabio Mussi.
Per me scegliere di essere al Palazzo dei congressi dell’Eur invece che a Palazzo Doria Pamphilj di San Martino al Cimino rappresenta anche simbolicamente la fine di un percorso e l’inizio di uno nuovo.
Nei congressi dei Ds si è percepito il tormento per la conclusione di una storia collettiva, ma al tempo stesso un senso di liberazione verso idee e progetti nuovi, verso nuove opportunità che si manifestano liberando energie per una sfida che vale la pena di raccogliere.
Dunque si chiude una fase: alcune e alcuni di noi lasciano una comunità politica della quale hanno fatto parte per lungo tempo, mettendo in gioco anche rapporti personali, affetti, storie comuni. Ma ci sono responsabilità che, pur dividendoci, ci chiamano in causa con eguale passione.
Con le compagne e i compagni dei Ds che proseguono sul percorso del Partito Democratico so, sappiamo di avere un orizzonte comune nell’Unione, in un progetto di governo e di sviluppo del Paese e dei territori, che dobbiamo continuare a costruire insieme. Per questo se oggi dalla fine della storia dei Ds nascono due storie nuove faremmo bene ad augurare loro, reciprocamente, buona fortuna.
Da parte nostra, lasciando i Ds, l’intento è quello di dare vita ad un movimento diffuso su tutto il territorio nazionale, radicato nel mondo dei lavori, della cultura, delle nuove generazioni; che assume il rinnovamento della politica, forme nuove di partecipazione e la “questione morale” nel suo programma fondamentale; che abbia come suo obiettivo principale l’unità delle forze della sinistra: tanto quelle socialiste, quanto quelle di tradizione comunista; così quelle ecologiste come quelle impegnate per le libertà e i diritti civili.
A sinistra del Pd può nascere infatti, all’insegna dell’etica della politica, una grande forza popolare di ispirazione socialista, laica e di governo, del lavoro, dell’ambientalismo, dei diritti e delle libertà, a partire dalla libertà femminile. A tutto ciò intendiamo dare il nostro contributo.
Per questo da sabato non saremo più la “mozione Mussi”, ma un movimento politico autonomo e organizzato destinato a sciogliersi nel processo di unità della sinistra, aperto al contributo di tutti coloro che vorranno condividere il nostro impegno e il nostro orizzonte ideale.
Valerio De Nardo