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San Pellegrino in Fiore
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ho avuto ospiti in questo lungo ponte di fine aprile degli amici dell’Alto Adige che abbiamo accompagnato a visitare alcuni dei luoghi più belli ed interessanti della nostra provincia. Inutile riportare il loro entusiasmo di fronte alle tante attrattive naturali ed artistiche della nostra terra: si sono ripromessi di tornare per “esplorarla” e goderla al meglio. Siamo stati anche ovviamente- a visitare “San Pellegrino in Fiore”.
Vivendo loro in una terra i cui balconi sono per tradizione ricolmi di fiori multicolori (grazie all’appartenenza ad una Regione a Statuto Speciale ricevono perfino dei contributi per questo scopo), non avrebbero dovuto stupirsi più di tanto di fronte allo spettacolo che la nostra città ha offerto in questi giorni.
Invece non hanno fatto altro che manifestare il loro apprezzamento per la scenografia inimitabile che Piazza S. Lorenzo e il quartiere medievale, con gli angoli e le piazze sapientemente addobbati , offrivano al visitatore .Per non parlare dello spettacolo meraviglioso a cui abbiamo assistito la sera di domenica al Palazzo Papale con i fuochi e gli effetti di contorno.
Era il loro primo “S. Pellegrino in Fiore” e perciò tutto assumeva ai loro occhi un aspetto fiabesco.
Per me, che altre edizioni ho visto, la valutazione è stata un po’ diversa: i livelli degli allestimenti ricercati, l’abbondanza di fiori che si sono visti sette otto anni fa’ non sono stati più raggiunti: però da ciò a parlare di “spettacolo desolante” come da qualcuno dichiarato, ne corre!
La minore presenza di vivaisti rispetto al passato (non mi sembra però che lo scorso anno la situazione fosse molto diversa, anzi…) non ha intaccato più di tanto l’aspetto complessivo della manifestazione.
Che anzi, quest’anno anche grazie ad eventi collaterali molto ben accolti dal numeroso pubblico, ha superato qualche passata edizione. Si ha proprio l’impressione che le critiche mosse oggi siano strumentali e con una sottile venatura di preconcetta avversione verso i promotori dell’iniziativa.
I visitatori sono stati tanti, il quartiere di San Pellegrino era bello e “vissuto”, come dovrebbe esserlo sempre se solo i nostri concittadini comprendessero che il “centro” non finisce a Piazza del Gesù ma prosegue in tutto il quartiere medievale: un quartiere che tutti ci invidiano ma che solo i viterbesi non sanno apprezzare, valorizzare e tenere pulito (individualmente) con il rispetto dovuto ad un luogo storico ed architettonico di così alto valore: ma forse, come mai nel nostro caso, vale il detto “nemo propheta in patria”!
Comunque, grazie per questa edizione di “San Pellegrino in Fiore”: certamente tutto è perfettibile, però non sprechiamo parole tanto critiche laddove non è proprio il caso…
Rosetta Virtuoso
Presidente Associazione Nuova Viterbo 2000