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Bigiotti
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Riceviamo e pubblichiamo
- Il prefetto convoca d'autorità il Consiglio Comunale a Vetralla.
Non è mia intenzione, ci mancherebbe altro, entrare in merito alle scelte del prefetto sull'opportunità di preferire la convocazione del Consiglio Comunale piuttosto che provvedere al commissariamento, sono troppo rispettoso delle istituzioni per criticare questa scelta anche se, personalmente, non la condivido.
Questa decisione fa però nascere in me più di un dubbio, questo nasce dalla consapevolezza che il presidente del consiglio Aquilani è uomo di sani principi e profondamente rispettoso dei diritti e dei doveri istituzionali.
Qualcuno si chiederà cosa centra questo! La risposta è molto chiara: Aquilani aveva rinviato, durante il consiglio precedente, la discussione e l'approvazione del Bilancio perché l'iter previsto dal Regolamento e dallo Statuto era stato gravemente non rispettato.
Non sono state mai, ad esempio, ricostituite le commissioni (soprattutto quella bilancio) dopo il ribaltone perpetrato dal sindaco Marconi e quindi il bilancio non ha mai potuto ottenere l'obbligatorio licenziamento in commissione, come previsto non solo da regolamento e statuto ma anche dal Testo onico degli enti locali che ne regolamenta il funzionamento in caso di carenza statutaria.
Poiché nulla è stato modificato dalla data del rinvio del bilancio non vedo per quale motivo il presidente del consiglio dovrebbe modificare il suo atteggiamento, non vedo per quale ragione tutti i consiglieri che hanno mosso la questione di legittimità dovrebbero astenersi dal farlo di nuovo!
Cosa dovrebbe fare il prefetto se, come io penso sarà, il consiglio del primo giugno avrà lo stesso esito del precedente? Si commissarierà o continueremo con una serie infinita di convocazioni?
Francesco Bigiotti
UDC Viterbo