Riceviamo e pubblichiamo - Seguendo i vari incontri organizzati dal ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni, apprendo quanto stia dando risalto ai concetti di "giustizia e legalità", belle parole che però non trovano riscontro nei fatti di un Governo incerto, indeciso ed insensibile ai grandi temi sociali.
La collettività ha un grande bisogno di sicurezza, ha necessità di istituzioni presenti sul territorio e che possano immediatamente intervenire per tuelare i cittadini.
A queste importanti tematiche l'esecutivo del ministro Fioroni risponde con la legge dell'indulto che ha posto in libertà oltre 26.000 detenuti creando immediatamente i presupposti per minare quella pace e quella tranquillità che invece dovrebbero essere tra i principali obbiettivi dello Stato.
L'attuale governo non garantisce alcuna tutela ai lavoratori del comparto sicurezza e difesa "polizia di Stato, carabinieri, guardia di finanza ecc...", prova ne è che nel rinnovo del contratto di lavoro ha assegnato degli aumenti irrisori e per molti aspetti anche offensivi.
Invece è molto sensibile ad intestare un'aula del Senato a quel martire di "Carlo Giuliani...", a elargire consulenze ben retribuite ad ex appartenenti alle Brigate Rosse; a proposito di legalità e giustizia è forse legale far partire dal porto di Civitavecchia la "nave della legalità" in piena campagna elettorale?
A proposito l'amministrazione Gabbianelli è stata tra le prime ad intitolare una strada ai giudici Falcone e Borsellino che sono e rimarranno sempre nei nostri cuori e nelle nostre coscienze.
Quindi abbiamo bisogno di tutto tranne che di apprendere lezioni di legalità e giustizia dal ministro Fioroni e dal suo governo, come dicevo fatti e non parole e i fatti di questo Esecutivo fallimentare sono quelli che ho menzionato.
Quindi caro ministro "meno parole e più fatti"
consigliere delegato alla sicurezza
Vittorio Galati