- Si è svolta ieri, martedì 29 maggio, presso l’IPSIA (Istituto Professionale Statale per l’Industria e l’Artigianato) di Acquapendente la cerimonia conclusiva del progetto di “Prevenzione del Disagio e della Devianza Giovanile”, voluto fortemente dall’Amministrazione Comunale e realizzato grazie ai finanziamenti della Regione Lazio.
Il progetto si è articolato nel corso dell’intero anno scolastico, portato avanti da un’equipe specialistica di psicologi con la partecipazione non solo degli studenti, ma anche delle famiglie, dei docenti e delle istituzioni locali, tutti coordinati dalla dott.sa Simonetta Taucci, coadiuvata dalle dott.sa Longo e Coscarelli.
La risposta della scuola allo svolgimento del progetto è stata piena: l’utilizzo degli spazi dedicati ha infatti permesso ai professionisti dell’educazione di confrontarsi con altri specialisti, e di condividere riflessioni importanti sul ruolo e la funzione della scuola nella protezione dei propri alunni da situazioni a rischio.
Altrettanto positiva è stata la partecipazione dei ragazzi, con un’affluenza allo Sportello di Consulenza Psicologica molto alta, differenziata per classe di appartenenza. Inizialmente lo Sportello doveva essere prevalentemente un punto di ascolto, ma nel corso di svolgimento del progetto ha visto uno spostamento su livelli più specifici di azione come quello psico-educazionale, supportivo ed anche espressivo, a testimonianza della opportuna comprensione da parte dei ragazzi dell’utilizzo dello strumento psicologico. Il disagio espresso maggiormente dagli studenti è stato quello relativo a problematiche di tipo emotivo e di relazione.
Sulla base dell’esperienza condotta all’Istituto IPSIA di Acquapendente, si è visto che l’utilizzo di strumenti diversi, ma specifici (formazione, ascolto, counselling), ed il coinvolgimento delle agenzie interessate (amministrazioni, scuola, famiglie) può concretamente permettere di individuare fattori reali di protezione del disagio giovanile.